Le OO.SS. FAISA- CISAL e UILT hanno dichiarato lo sciopero nel settore T.P.L. per protesta nei confronti della società SATI spa. Purtroppo, ad oltre un anno dal neo insediamento della nuova SATI spa, dobbiamo prendere atto che tutti i tentativi di trovare un possibile valido accordo con la società sono miseramente naufragati. Anche il più ottimista non può non rendersi conto del continuo rinviare delle problematiche sollevate. Con l’attuale società è, in pratica, risultato impossibile disciplinare anche situazioni che nel resto d’Italia, almeno nelle organizzazioni più attente alla gestione del personale, sono state risolte.
Solo a titolo di esempio si possono citare:
• I trasferimenti arbitrari, disattendendo logiche aspettative personali (con tentativi puerili di giustificazione),
• I numerosi ed altrettanto arbitrari metodi di promozione (eppure si gestiscono soldi pubblici);
• Il mancato riconoscimento della festività del santo patrono (previsto dalla legge);
• La mancata consegna dei turni di lavoro, previsto dalla legge (qui si è addirittura fatto un passo indietro);
• la negazione della rotazione su tutti i turni, per la banale motivazione di distribuzione del nlavoro in maniera egualitaria (previsto dal CCNL);
• la verifica dei tempi di percorrenza e dei tempi di trasferimento, per il calcolo esatto delle ore di lavoro;
• mancanza di accordi sulle materie previste contrattualmente;
• utilizzazione ingiusta delle scorte e di assegnazione dei turni festivi.
Eppure quelli sopra indicati sono solo alcuni dei problemi mai risolti. Purtroppo quello che dobbiamo anche registrare è l’inadeguatezza della società anche in merito alle modalità di confronto; facciamo esplicito riferimento alla convocazione in prefettura, per il tentativo di conciliazione, saltata per mancata presentazione della società, la quale era stata preavvertita anche dalle OO.SS. stesse. Alla richiesta di rifare il tentativo di conciliazione ci siamo, naturalmente, opposti, anche perché se avesse voluto evitare lo sciopero bastava prendere atto della nostra dichiarazione di disponibilità (fatta anche alla prefettura) e la dichiarazione di sciopero, in presenza di eventi significativi e modificativi, poteva anche essere revocata.
Altra situazione, con risposta sempre inadeguata, la segnalazione delle fermate di servizio, fuori regola, e della disciplina delle coincidenze, sulle quali è stata anche omessa la risposta (si pretendono le fermate, solo perché “storicamente previste”, nessun accenno alle responsabilità dell’autista e nessuna regola dettata per disciplinare le coincidenze, anzi hanno confuso il luogo fisico delle coincidenze con le discipline necessarie per fissare il comportamento che deve tenere l’autista, per il rispetto delle stesse). A seguito di tutto ciò, e ad oltre un anno dall’insediamento, la dichiarazione di sciopero è la logica conseguenza di una situazione deteriorata e di cui non si vede miglioramento.
Giorno 24 luglio 2015, nelle modalità che seguono:
1 Personale degli uffici e degli impianti fissi: ultime quattro ore della prestazione lavorativa;
2 Addetti ai turni rotativi ed esercizio del trasporto extra-urbano – dalle ore 17.30 alle ore 21.30 del giorno 24/07/15:
• Lo sciopero è al di fuori delle fasce di garanzia previste. I tempi di preparazione e di riconsegna dei mezzi non comprometteranno la completa funzionalità del servizio nelle fasce garantite e la pronta riattivazione del servizio al termine dello sciopero.
Le segreterie Faisa-Cisal e UILT