Le Organizzazioni Sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro nel rammentare lo sciopero regionale di 24 ore del trasporto pubblico locale in programma per il prossimo 19 novembre 2019, richiama l’attenzione delle imprese di trasporto affinché assicurino in costanza dell’astensione lavorativa, l’erogazione delle prestazioni indispensabili, dichiarano quanto segue:
Le Organizzazioni Sindacali Regionali di categoria, precisano di aver indetto la predetta azione di sciopero nel rispetto – come sempre – degli accordi, delle regolamentazioni di settore e soprattutto nel rispetto delle Leggi dello Stato e faranno in modo, per quanto di competenza, che tali prerogative si confermino anche nella giornata dello sciopero.
Pur tuttavia, le Segreterie Regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl
Autoferro, avrebbero analogamente auspicato che la Prefettura utilizzasse la stessa solerzia e la stessa attenzione per richiamare le medesime imprese di trasporto e la Regione Molise al rigoroso rispetto di altre norme dello Stato (delle quali è a conoscenza la stessa Prefettura) che prevedono ad esempio il divieto di circolazione su tutto il territorio nazionale dal 1° gennaio 2019, in base all’art. 1, comma 232 della legge 190/2014 (Legge di stabilita 2015), di autobus Euro “0” M2 ed M3 alimentati a benzina o a gasolio.
Una norma dello Stato ancora oggi disattesa in questa Regione, come peraltro risulta confermato dal Consorzio Mobilità che riunisce numerose imprese di trasporto locale che operano in Molise e che soltanto qualche giorno fa ha pubblicamente dichiarato in una nota pubblicata anche dagli organi di stampa che “il parco bus circolante in Molise (…) è per un quarto costituito da mezzi con caratteristiche costruttive “euro 0″ da quest’anno inibiti alla circolazione per Legge”.
E sempre con lo stesso nobile obiettivo, sarebbe altresì auspicabile il rigoroso richiamo alle norme del Codice della strada rispetto ai golfi e alle piazzole di fermata per i mezzi adibiti al servizio pubblico collettivo, nonché alle strade inidonee e a transiti vietati percorsi ancora oggi dagli autobus in questa Regione, tutte oggetto di numerose e precedenti segnalazioni
delle OO.SS e che contemplano inoltre la mancata corresponsione delle retribuzioni.