Totti in Russia ad aprile: cartelloni a Mosca, la polemica su X

(Adnkronos) – Polemiche su Francesco Totti. L'ex capitano della Roma, oggi procuratore e protagonista di diverse pubblicità, il prossimo aprile si recherà infatti in visita a Mosca. E proprio il suo viaggio in Russia ha scatenato l'indignazione di web e social network, considerando il sostegno italiano, economico e militare, all'Ucraina nella guerra contro Putin. Nella capitale russa, per annunciare l'arrivo di Totti in città sono spuntati i primi cartelloni, che ritraggono l'ex attaccante con la maglia numero 10 della Roma e la scritta "l'imperatore sta arrivando nella terza Roma", dove per 'terza Roma' si intende, evidentemente, Mosca. Tanti i commenti indignati su X: "Dico solo peccato… stimavo #otti come calciatore (e continuerò a stimarlo) ma anche come uomo", scrive rammaricato un utente. Reazione a cui fanno eco diversi messaggi piuttosto espliciti: "Vergogna!", "che brutta fine".  "Apprendiamo con sorpresa e rammarico della possibile partecipazione di Francesco Totti a un evento di sport e scommesse sportive previsto ad aprile 2025 a Mosca", dice Andrea Massaroni, coordinatore romano di +Europa. "Francesco Totti rappresenta per Roma, per l'Italia e per milioni di persone nel mondo molto più di un grande campione sportivo: è simbolo di generosità, cuore e valori positivi. Per questo rivolgiamo a lui un appello sincero e affettuoso: Francesco, Roma ti ama per il tuo cuore e la tua generosità: non permettere che siano associati a chi calpesta diritti umani e democrazia – aggiunge -. Resta dalla parte giusta della storia. Arriverà il tempo anche per raccogliere l’affetto dei tuoi tifosi russi e bielorussi, ma non ora, quando il regime di Minsk reprime nel sangue ogni libertà e quello di Mosca riporta la guerra in Europa, rapisce bambini, mette in carcere o uccide gli oppositori e offende il nostro presidente della Repubblica". "Chiediamo dunque a Francesco Totti un gesto importante, coerente con la sua storia personale e con la sua immagine di uomo di sport e di pace: rinunciare pubblicamente a partecipare a questo evento, scegliendo così di testimoniare con chiarezza i valori di libertà e di rispetto per i diritti umani che sono patrimonio comune della nostra città, del nostro Paese e dell'Europa intera", conclude Massaroni.  —sportwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

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