ispirato al Re Lear di W. Shakespeare
Una produzione Anà-Thema Teatro e Teatro della Corte
Regia Luca Ferri
Con Luca Ferri, Luca Marchioro, Alberto Fornasati e Massimiliano Kodric
Assistenza alla regia Tiziana Guidetti
Contributo canoro Federica Copetti
In collaborazione con Associazione ARUM impegnata nella tutela della salute mentale
Ispirato a Re Lear di W. Shakespeare, il Re Liar di Anà-Thema si svolge
interamente in una stanza di manicomio dove coesistono in bilico il senso della follia e
della ragione. La riscrittura e la contaminazione del testo Shakespeariano partono già dal
titolo che diventa LIAR e non LEAR… Re bugiardo quindi! Una riscrittura drammaturgica
che si lascia nutrire dal testo originale, creando atmosfere sospese che si alternano tra il
dramma e il thriller psicologico dove i pazienti sono sottoposti ad una terapia sperimentale
per guarire dalla loro follia, guidati da un medico e un infermiere. Il sipario si apre sulla
storia di un uomo, un attore che si trova imprigionato nel suo ultimo ruolo al punto da
sentirsi posseduto da esso e dal quale non riesce a separarsi neanche nella vita reale.
Uno spettacolo che colpisce lo spettatore con giochi psicologici e un colpo di scena,
tanto da porre un punto interrogativo sulla trama stessa, la quale si appresta a diverse
interpretazioni. Lo spettatore è accompagnato ad entrare nei meandri dell’inconscio del
protagonista analizzando perfettamente la sua mente folle e le cause di tale pazzia. Il
protagonista usa la follia per negare a se stesso tutti i peccati fatti e i traumi subiti dalla
vita, inscenando nella sua contorta mente uno spettacolo nello spettacolo che lo vede
vittima di tutto e tutti, costantemente in bilico tra l’attore e il personaggio.
La scenografia riporta alla stanza d’ospedale psichiatrico, con letti e tavoli di ferro,
grandi pareti bianche e un pavimento bianco e nero, a ricordare quell’infinita partita a
scacchi che giochiamo ogni istante per mantenere l’equilibrio. Il tempo scorre attraverso i
dialoghi tra colui che chiede e colui che racconta diventando il preambolo per approfondire
un mondo tanto surreale quanto estremamente vero, dove appaiono i fantasmi dei
personaggi della storia. Sul filo sottile della ragione e della pazzia un paziente psichiatrico
racconta, all’apice della sua terapia, il suo essere Re Lear… Esprime la sua realtà che
appare agli occhi di tutti una lucida finzione ma, che col passare del tempo riesce ad
instillare il dubbio della ragione. Un giovane monarca anziano o solo un uomo che crede di
essere un re? Un regno distrutto o solo una famiglia persa per un amore violento? In
definitiva, questo Re Liar, consente al pubblico di testare i limiti della resistenza di fronte
alla follia e all’assenza di significato, ponendo il dubbio su ciò che è reale e ciò che è
finzione.
Domenica 24 novembre – ore 18.00
Lunedì 25 novembre – ore 20.30
Terzo appuntamento del Loto Link Fest ‘24
Biglietti e Abbonamenti online:
https://www.diyticket.it/locations/471/teatro-del-loto
Teatro del LOTO “il più bel piccolo Teatro d’Italia”
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