Il Comune di Campobasso, nei giorni scorsi, ha inviato ai cittadini del capoluogo degli avvisi di pagamento di Imu e Ici arretrate, tassazione che insiste su terreni già agricoli e, successivamente, – nel 2009, su iniziativa della Giunta Municipale – trasformati in residenziali.Ricevuti gli avvisi, i cittadini, anche sollecitati da comitati e associazioni come l’Adoc, si sono affrettati a depositare presso il comune l’istanza di accertamento con adesione al fine di discutere con gli uffici competenti e, così, ottenere magari l’annullamento.
In seguito, con una “strana” e anomala nota, a firma del sindaco, assessore al bilancio e dirigente dell’area 2, comunicava a tutti gli Ordini professionali – e non ai cittadini!! – che: “…il settore tributi adotterà, per i citati terreni, in mancanza dei piani attuativi ed in sede di contraddittorio con il contribuente, il valore di €. 8,00 a mq., fatte salve particolari situazione di inedificabilità assoluta dei lotti debitamente e per le quali l’Ufficio potrebbe procedere ad ulteriori riduzioni o all’eventuale annullamento”.
Tale nota ha creato non pochi problemi ai cittadini e ha sicuramente aumentato la confusione già esistente. “Premesso che questi avvisi di pagamento si fondano su una serie di criteri illegittimi sia sotto il profilo giuridico, tecnico e amministrativo, – sostiene Nicola Criscuoli presidente ADOC Molise – “la nota non può che avere solo una efficacia interna e non si estende automaticamente a tutte le situazioni. Il comune parla di una nuova valutazione solo in sede di <<contraddittorio con il contribuente>>. In altre parole, cosa accadrà a chi non ha presentato l’istanza di accertamento nei termini oppure a chi non ha potuto presentarla per motivi di salute? Per loro il prezzo dei terreni resterà di 30, 40 euro a mq. o addirittura di 50 o 60 euro a mq.? Come potrebbe il comune giustificare questa palese disparità di trattamento? Senza considerare la circostanza che spetta all’ente pubblico cercare e trovare la documentazione tecnica che giustifichi il valore dei terreni e non al cittadino!”.
A parere dell’Adoc, l’ente, più opportunamente, accortosi degli errori fatti, avrebbe dovuto annullare tutti gli avvisi ed iniziare nuovamente il procedimento amministrativo considerando i giusti prezzi dei terreni. L’Adoc, comunque, è già pronta a ricorrere contro gli avvisi ricevuti. Per qualunque domanda sull’argomento o chiarimento, l’ADOC Molise invita tutti i cittadini a recarsi presso la sede regionale dell’Associazione in Campobasso alla Via Conte Verde n. 3 (0874.413052).
Associazione dei consumatori ADOC Molise