Termina la prima parte del tour “Il Molise che produce” che il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Cotugno, ha inteso promuovere per far sentire la vicinanza delle Istituzioni a chi quotidianamente, e soprattutto circondato dal lavoro della propria famiglia e di tanti dipendenti, contribuisce a portare fuori dai confini regionali il buon nome del Molise. Le aziende agroalimentari che hanno invitato il presidente Cotugno per mostrare, con orgoglio, la propria dedizione e la qualità dei prodotti, sono solo una parte di quel Molise che RESISTE e che non ha paura o remore ad affermare il nostro brand fatto di tradizioni, certificazione della filiera e genuinità della produzione. Dopo aver visitato l’Alto Molise, il Matese e la Valle del Volturno, il presidente Cotugno è stato invitato tra alcune Eccellenze dell’area di Venafro ed Isernia, per la prima delle due tappe che proseguiranno a settembre. Venafro è l’unico centro molisano a potersi fregiare del marchio “Mozzarella di Bufala Campana D.o.p.” e “Ricotta di Bufala Campana D.o.p.”. Una zona dedita alla coltivazione e all’allevamento grazie ai suoi oltre 30 km quadrati di piana verdeggiante. E i primi a credere nelle potenzialità della Bufala il Caseificio Angiolillo di Venafro, primo produttore in regione per la mozzarella di bufala certificata con il marchio DOP. L’azienda, sorta negli anni ’80, e condotta da Nicandro, Tonino, Marianna, Ida, Francesco, Luigi e Fabrizio Angiolillo, conta di un allevamento di oltre 200 bufale con una produzione di latte di oltre 11 quintali al giorno. Tra i fattori premianti della qualità dei prodotti, l’aver ricreato un’area verde utile a riprodurre l’habitat naturale della bufala, garantendo cosi il massimo benessere ai capi, con i 40 ettari di terreno che circondano l’azienda. Le operazioni di caseificazione avvengono tramite tecniche di produzione tradizionali e l’uso di avanzate tecnologie. Il Caseificio Angiolillo rappresenta un sistema di filiera chiusa, che inizia dalla produzione foraggera e si conclude con la mozzarella, dove viene garantita la tracciabilità dell’intero ciclo aziendale. Il rispetto e la tutela del consumatore è la vera mission aziendale, che fa sì che la varietà di prodotti caseari proposti non abbiano rivali.
“Bisogna garantire e tutelare il marchio DOP nell’intera area di Venafro” sottolinea il presidente Cotugno “dalla forte preoccupazione espressa dai produttori locali è scaturito il mio Ordine del giorno in Consiglio regionale che mira a tutelare la certificazione DOP, opponendosi alle recenti modifiche al disciplinare approvate dall’Assemblea del Consorzio di Tutela. A rischio c’è l’unicità della mozzarella che sarebbe resa come un prodotto non più caratteristico, con gravissime ripercussioni per l’economia degli allevatori”.
Venafro, inoltre, è conosciuta non solo per la certificazione DOP della mozzarella di bufala ma anche per il pregiatissimo olio, che fin dai tempi degli antichi romani era definito il migliore di tutto il mondo antico.
Oltre 2 mila anni di storia, da quando Marco Licinio portò a Venafro le specie di olive che da lui prendono il nome (oliva liciniana, detta anche “Aurina”), in cui l’inimitabile sapore dell’olio è rimasto inalterato con il passare dei secoli. Un’area che la Regione Molise, grazie anche all’impegno di Emilio Pesino, ha voluto tutelare con la creazione del “Parco regionale dell’Olivo”, dove tra uliveti secolari si respira l’aria della storia. L’esperienza di diversi ovicoltori ha portato alla fondazione della “Colonia Julia Venafrana”, associazione di produttori guidata da Nicola Ricamato con l’ausilio di tanti validissimi collaboratori e capaci produttori, che attraverso un rigido disciplinare raccolgono e frantumano un olio sublime. Rame, Oro e Platinum: tre qualità diverse dell’olio ricavato dalle pendici del Monte Santa Croce, nel cuore del Parco, a circa 400 metri di altezza. E qui si ricava il Platinum, l’olio più pregiato, quello che in fondo i romani, 2 mila anni fa, consideravano il migliore del mondo.
“L’olio di Venafro è un prodotto di nicchia a cui certamente, nel prossimo futuro, va riconosciuta la Denominazione di Origine Protetta, con la riattivazione della Sala Panel presente in città” assicura il presidente Cotugno “In questa maniera sarà possibile permettere, ai diversi assaggiatori di olio presenti in città, di continuare a perfezionare uno degli oli più rinomati della nostra regione”.
Infine il presidente Cotugno è stato invitato a visitare lo stabilimento Dolceamaro a Monteroduni, dove Claudio e Silvano Papa lo hanno introdotto in uno dei fiori all’occhiello di tutto il Molise. 40 anni di storia, due milioni e mezzo di mandorle lavorate al giorno, tonnellate di dolciumi in partenza per 21 paesi del mondo, frutto della grande professionalità e competenza degli oltre 70 dipendenti a lavoro con macchinari di grande innovazione tecnologica, unici nel settore. Dolceamaro è una delle imprese molisane che fa dell’export la propria ragione di vita. Dagli Stati Uniti alla Cina, dal Messico all’Arabia Saudita, dall’Australia al Giappone, i confetti, le tavolette di cioccolato, le uova pasquali e i “Macarons” prodotti dall’azienda Papa girano il pianeta per soddisfare le richieste dei più grandi consumatori al mondo di prodotti dolciari. Un’impresa che fonda la sua attività sui valori dell’eccellenza, del rispetto della tradizione artigianale dolciaria e della creatività nell’intraprendere le sfide continue di un mercato sempre più globalizzato. Una produzione che riserva il massimo rispetto per la natura e l’ambiente, con impianti mandorliferi che solo nel Molise si estendono su una superficie di oltre 1000 ettari e che contribuiscono a preservare la qualità e genuinità dei prodotti finali, esaltando al contempo la cultura e il valore del nostro territorio. Il recente accordo con l’Associazione Professionale Cuochi Italiani porterà a Monteroduni oltre 700 chef da tutta Italia che avranno modo di conoscere e inserire nei propri menù le prelibatezze dolciarie molisane.
“Sapere che in ogni angolo del mondo, prendendo un semplice caffè, ci si può imbattere in un “Macarons” prodotto nella nostra regione, contribuisce a dare valore all’attività delle nostre imprese che lavorano nel rispetto della certificazione dei prodotti e della qualità della lavorazione, fungendo da volano per l’economia e l’occupazione del Molise” il commento del presidente Cotugno “tutelare l’ambiente, con un paesaggio ricco di migliaia di mandorleti, con una produzione imponente per 21 paesi al mondo, è elemento vincente sul mercato mondiale!” #OrgoglioMolise