La Uil “il Sindacato dei Cittadini” domenica è presente con le sue bandiere e i sindacalisti a dare supporto ai cittadini che contestano le centrali biomasse. Lo è oggi e lo sarà sempre con azioni vere e concrete, con i propri uomini e donne, in ogni momento della vita di questa Regione e quando si tratta della tutela del lavoro e della salute, quando si deve prevenire e contrastare la corruzione contro ogni forma di mafia. Questo è nel nostro DNA, perché prima di essere sindacalisti siamo cittadini di questa Terra.
La nostra prima tutela sindacale è la TUTELA DELLA SALUTE, della PREVENZIONE, della SALVAGUARDIA DEL TERRITORIO e delle NOSTRE CULTURE E TRADIZIONI dell’EQUITA’ SOCIALE. Subito dopo viene quello dell’economia, ma sempre se è finalizzata ad un interesse collettivo, gli interessi di pochi non possono prevaricare il bene comune. Non possiamo condividere la “coabitazione” nell’ambito di un Parco con le centrali Biomasse. Sarebbe come costruire una pala eolica all’interno del Colosseo. A tale ipotetico scempio, chi ne trarrebbe benefici? L’area Matesina, così come l’intero Molise, ha una vocazione più naturalistica e deve svilupparsi verso quella direzione. L’istituzione di un Parco naturalistico può sostenere uno sviluppo turistico, paesaggistico e agroalimentare di qualità di quel territorio. E’ intorno a questi elementi che vanno costruiti i piani di sviluppo della nostra Regione. Un’adeguata programmazione, che recepisca le peculiarità territoriali, non può più essere rinviata! Urge una programmazione che guardi non solo a nuove produzioni, ma che guardi anche a quelle risorse già disponibili e da promuovere: Turismo, Agricoltura, Agroalimentare, Gastronomia ed altro ancora. Sono queste le prospettive di sviluppo sostenibile che possono creare opportunità d’impiego senza toccare la nostra salute….anzi…la possono migliorare! La Uil è da anni che sta chiedendo alla Regione Molise di riformare il Sistema delle regole regionali, ormai necessarie per pianificare gli interventi prioritari sul territorio. E’ necessario ed urgente dotarsi di adeguati strumenti normativi, utili ad una programmazione e corretta gestione del territorio. E’ con una sana politica, fatta di giuste leggi e di “amor patrie”, che si evitano gli scempi, la cui incidenza sulla Regione è da anni che sta imperversando. Basta perdere tempo. E’ giunto il momento di essere rapidi e concreti, perché, facendo tesoro della nostra storia, non vorremmo che: “…mentre Roma decideva, Sagunto veniva espugnata”!