“La leggenda del pescatore che non sapeva nuotare”, in scena ad Agnone venerdì 18 gennaio 2019 alle ore 21.30, è uno spettacolo con musiche dal vivo nato un po’ per gioco e un po’ per amore dalle interviste fatte a persone anziane del centro-sud Italia, appartenenti alla generazione della prima metà del Novecento. La generazione dei nostri nonni, della Seconda guerra mondiale, dei mestieri fatti con le mani, della terra e del mare. Storie che si mescolano con le leggende popolari e che, semplicemente, meritano di essere ascoltate.
Lo spettacolo vede avvicendarsi sul palco quattro personaggi che raccontano al pubblico le proprie “storie di vita”, una crasi tra realtà e leggenda popolare. Mamozio, Maria, Reginella e Arturo: due uomini e due donne che racchiudono tutte le vicende più commoventi e più divertenti che ci sono state raccontate dalle persone intervistate nei differenti paesini italiani. Un pescatore calabrese che non sa nuotare; un pizzaiolo romano nella Garbatella degli anni Quaranta; una ragazza che sogna di ballare lo swing in una Sicilia devastata dal dopoguerra ed una giovane donna napoletana che non vuol sentir parlare d’amore, a ragion veduta.
Naufragare in questo passato, che non è poi così passato, rappresenta un ottimo punto di partenza per rispondere ai nostri interrogativi. L’obiettivo dello spettacolo è che il pubblico si abbandoni alle acque di una saggezza popolare che sembra ormai sbiadita ma che è invece ancora viva e colorata, come le persone che incontrate.
Al centro dello spettacolo l’elemento musicale che fa da fil rouge tra un racconto e l’altro tramite canti popolari e polifonici, musiche dal vivo e strumenti tradizionali. La musica assume una funzione poetica per dare voce a quelle emozioni che spesso, proprio come accade in una serenata, non riusciamo ad esprimere solo a parole.
Lo spettacolo, di Agnese Fallongo, è con Eleonora De Luca, Teo Guarini, Agnese Fallongo, Domenico Macrì, regia Alessandra Fallucchi.
Teatro Italo Argentino di Agnone, in scena “La leggenda del pescatore che non sapeva nuotare”
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