Signor Presidente,
i nostri dirigenti regionali e provinciali dell’Unione mi hanno informato dell’ammontare del sostegno finanziario riconosciuto dalla Giunta all’Associazione per il 2015, pari a 11.700 Euro, manifestandomi nel contempo la sorpresa, lo sconcerto, l’indignazione, la disperazione, per il gravissimo taglio di risorse, prossimo al 40% rispetto al 2014. Nel mio ingrato quanto prestigioso ruolo di Presidente Nazionale dell’Unione, preposta per legge a rappresentare e tutelare gli interessi morali e materiali dei ciechi e degli ipovedenti italiani, oltre un milione di cittadini elettori e contribuenti, desidero rivolgere a Lei un appello accorato, oserei dire una preghiera, perché possa essere riconsiderata questa terribile decisione e si possano erogare risorse più adeguate a sostegno della nostra Associazione che opera sul territorio molisano, spesso in condizioni molto difficili, facendo sentire la propria presenza e portando il proprio conforto a tante famiglie e a tante persone sfortunate, fin nelle località più remote.
Come ho avuto modo di illustrare recentemente al Presidente Renzi, l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti è oggi di fatto la più grande organizzazione di promozione sociale operante sul piano nazionale, regionale e locale, nella quale sono gli stessi associati a fare da guida e da sostegno per gli altri associati, in un rapporto di reciproca solidarietà che costituisce l’essenza originale del nostro “stare insieme”, senza alcun compenso monetario personale.Il Governo e il Parlamento nazionale hanno compreso questa originalità e hanno voluto offrire un supporto continuativo, sufficiente ad assicurare alla nostra struttura centrale quelle risorse minime, indispensabili a perseguire la propria missione e a esercitare il proprio ruolo.
Perché, signor Presidente, proprio sui meno fortunati deve sempre abbattersi la scure dei tagli e delle penalizzazioni? Perché, inoltre, proprio sui più penalizzati tra i penalizzati, i ciechi e gli ipovedenti molisani, deve infierire maggiormente il rigore della contingenza finanziaria, colpendo quanti già pagano un prezzo altissimo per guadagnarsi una esistenza normale, a partire da condizioni punitive di svantaggio che li accompagnano per tutta la vita? Signor Presidente, parliamo qui di poche migliaia di Euro! Una somma che non arrecherà di certo particolare disagio alle casse del bilancio regionale, ma che invece riporterà un po’ di luce, di calore e di fiducia nelle nostre operose sezioni provinciali molisane e tra i nostri generosi dirigenti regionali che operano con spirito di servizio in una silenziosa, quanto aspra quotidianità.
Pur consapevole delle difficoltà finanziarie nelle quali vive oggi il Paese intero, pronti a sopportare, come ciechi e ipovedenti, la nostra quota di sacrifici nell’interesse generale e per il bene comune, sono qui a chiederle con particolare fervore e con fiduciosa speranza, in nome e per conto di tutti i ciechi e ipovedenti molisani che mi onoro di rappresentare, che venga portata almeno a 35.000 Euro annui la somma prevista dalla Regione per il 2015 in favore dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, considerato che nel lontano 2008 essa ammontava a ben 50.000 Euro. La somma richiesta rappresenta il livello minimo necessario per consentire a questa nostra Associazione di continuare a esistere e a svolgere il proprio compito sociale e solidale che riguarda e coinvolge migliaia di persone sul territorio regionale.
Nella certezza che Lei, signor Presidente, saprà ascoltare il nostro appello con cuore grande, individuando prontamente le vie più idonee per offrire il necessario sostegno alla nostra cara Unione, con la speranza di vedere presto soddisfatte le legittime attese dei ciechi e degli ipovedenti della regione Molise, mi è gradita l’occasione per ringraziarla sentitamente e per porgerle i più distinti saluti.
Mario Barbuto
Presidente Nazionale