Le federazioni Filt Cgil e FP Cgil manifestano forti preoccupazioni rispetto ai tagli previsti dalla Legge di Stabilità 2015. Trattasi di una scelta innanzitutto irrazionale oltre che iniqua ed insostenibile che si va a sommare ai tagli operati dai precedenti governi, con l’effetto di sottrarre, prevalentemente alla sanità ed ai trasporti, ulteriori 4 milioni di euro circa. Questi tagli inciderannno per il 70% sulla sanità, il resto ricadrà quasi per intero sul trasporto pubblico locale il cui finanziamento si basa sulle entrate delle Regioni. Senza considerare che dei pure previsti 6,4 miliardi di euro per le infrastrutture alcuna somma verrà destinata al Molise in ragione del fatto che il piano di programmazione riguarderà interventi per l’adeguamento o per la realizzazione di opere solo per alcune regioni, prevalentemente settoriali. La Filt Cgil e la FP Cgil Molise intendono con fermezza ribadire la propria contrarietà alla prossima legge di stabilità, anche perchè proprio la sanità ed i trasporti sono i settori più compromessi da anni di tagli e spending review. Chiediamo alla Regione Molise di non mantenere una posizione di fatto subalterna rispetto alle decisioni del Governo centrale, così destrutturando definitivamente ogni forma di autonomia programmatica nei servizi pubblici. Non è pensabile che attraverso un mero calcolo ragionieristico si incida ancora e pesantemente sulla salute delle persone, sull’assistenza alle famiglie che hanno bisogno di un sostegno, sulla non autosufficienza, su chi, già colpito dalla crisi, è precipitato nella povertà. Senza considerare le ricadute sul trasporto degli studenti, dei pendolari e dei pensionati. E’ allora evidente che tutto ciò deve necessariamente essere valutato in un logica preventiva, di concertazione con le parti sociali, in modo da evitare negative ricadute occupazionali o un inasprimento della tassazione locale che già ad oggi è la più elevata in Italia.
Filt Cgil Molise Giorgio Simonetti
FP Cgil Molise Susanna Pastorino