Il 29 novembre è stato pubblicato sul sito della Regione Molise il Decreto n. 63 del 23 novembre 2016, firmato dal Commissario Ad Acta, Paolo Di Laura Frattura.
L’anno scorso tagliati quasi 3.000.000€ di assistenza specialistica (visite specialistiche, analisi, radiologia, radioterapia) in data 14 dicembre a valere dal mese di gennaio precedente.
Quest’anno tagliati 2.600.000€ sui ricoveri dei pazienti che hanno scelto di farsi curare in Fondazione, in data 29 novembre a valere dal gennaio 2016.
L’anno scorso il taglio di quasi 3.000.000€ ha riguardato solo la Fondazione Giovanni Paolo II, alla quale era stato assicurato che sarebbe stata l’ultima volta in quanto nel corso del 2016 si sarebbe attuata l’integrazione e quindi l’utilizzo di tutto il bellissimo ospedale anche per i molisani che scelgono il Cardarelli avrebbe almeno consentito di ottimizzare i costi di entrambi e la collaborazione pubblico/privato avrebbe garantito un migliore rapporto istituzionale; sappiamo tutti che già da febbraio la regione ha iniziato la lunga storia del cambio di Governance e dell’acquisizione dell’immobile, ma di questo non serve parlarne più.
Di sicuro a distanza di un anno possiamo tranquillamente affermare che la Cattolica ha sbagliato a fidarsi. Così come ha sbagliato a pensare che avendo già dato nel 2015, da sola !!, nel 2016 sarebbe stata risparmiata da ulteriori tagli, questa volta in compagnia – triste !?! -di tutti gli altri erogatori privati. In due anni alla Fondazione sono stati tagliati quasi 5.500.000€ sul bdg precedente, caso più unico che raro, rendendo vani tutti gli sforzi portati avanti da tutti coloro che vi lavorano, i quali hanno messo mano a vari processi di riorganizzazione per ottenere un buon livello di efficientamento della struttura, senza parlare di licenziamenti e continuando a mantenere i livelli di qualità dell’assistenza che hanno sempre contraddistinto la struttura di proprietà dell’Università Cattolica e, nello stesso tempo, ottenere il pareggio di bilancio e l’equilibrio economico necessario a garantire una buona prospettiva futura. Si è potuto così dimostrare che la Fondazione è una struttura che può dare assistenza di qualità e equilibrare costi e ricavi, quindi può essere senz’altro una risorsa per la regione Molise , per i cittadini molisani e per tutti i pazienti che la scelgono per farsi curare. Ma adesso abbiamo capito che tutto è stato inutile perché qualcuno ha deciso di farla fallire, di farla chiudere, di rendere vani gli sforzi di tutti i lavoratori che hanno fatto anni di sacrifici per la struttura e di tutti quei pazienti che continuano a volersene avvalere per la qualità delle cure.
È chiaro che chi per due anni ha pesantemente penalizzato tale struttura non può pensare che si possa sopportare tutto questo come se niente fosse e quindi quando qualcuno inizia a paventare la chiusura non potrà stupirsi se il Molise perderà un centro di eccellenza che oltre ad accogliere i pazienti con competenza e spirito cristiano lo fa pure ottimizzando i costi e quindi la spesa della regione. Adesso si attende di capire dalla gente comune del Molise che posizione vogliono prendere nei confronti di tale prospettiva sempre più verosimile.