Sulle politiche attive del lavoro non si registrano passi avanti. A rischio la ricollocazione per le aziende in crisi

Nel corso del confronto in Consiglio Regionale, al cospetto di un’ampia rappresentanza di lavoratori dello Zuccherificio e della GAM, è emersa l’assenza di ogni Atto Istruttorio, Determina Dirigenziale o Delibera di Giunta, riferita all’individuazione di elenchi di dipendenti delle aziende in crisi del Molise, beneficiari di misure concrete di politiche attive del lavoro, incentivi alla ricollocazione occupazionale e/o all’autoimpiego, sostegno a percorsi di riqualificazione professionale e/o in favore di scivoli pensionistici.

Le notizie false diramate da alcuni organi di informazione, poco attenti, circa l’avvenuta profilazione dei lavoratori della GAM e dell’Area di Crisi Industriale Complessa, possono servire al gioco delle parti ma non aiuteranno le organizzazioni sindacali nazionali a costruire soluzioni di prospettiva nel corso della riunione in programma l’8 febbraio al Ministero dello Sviluppo Economico.

Siamo ancora, dopo oltre un anno di attesa, ad un appunto ufficioso dell’INPS di 2800 nominativi, ma alla data odierna la Regione Molise non ha adottato alcun atto pubblico di riconoscimento della profilazione che compete per legge ai Centri per l’Impiego e non all’INPS.

L’assenza di attività istruttorie sui profili personali dei dipendenti della GAM e dello Zuccherificio allontana ogni ipotesi di ricollocazione, riqualificazione, scivolo pensionistico o progetti di lavori di pubblica utilità ex-art. 26 della legge 150/2015 di integrazione del reddito.

È grave che la Regione Molise non riesca con il Dipartimento III, il Servizio Politiche per l’Occupazione, l’Agenzia Molise Lavoro e con i Centri per l’Impiego, a gestire l’individuazione dei lavoratori da inserire nei provvedimenti amministrativi finalizzati a beneficiare delle misure speciali e straordinarie previste per le aree di crisi.

È grave la paralisi in cui versano gli stessi Centri per l’Impiego dopo i contenziosi insorti tra personale a tempo determinato, Provincia e Regione Molise. Non aiuta l’assenza di interlocutori istituzionali, amministrativi e dirigenziali, chiamati ad occuparsi sul piano politico, tecnico e burocratico di un problematica delicatissima che investe migliaia di lavoratori. Non aiuta la rinuncia della Regione Molise ad aprire una vertenza con il Governo per ottenere risposte impellenti, straordinarie ed operative per la risoluzione delle crisi di GAM, ITTIERRE e Zuccherificio.

Non aiuta il profilo basso di una Regione Molise che con la Delibera di Giunta n. 638 del 30.12.2016 utilizza parte dei fondi destinati al pagamento delle mobilità in deroga ai disoccupati per sostenere con somme inadeguate ed insufficienti timidi cenni di politiche attive del lavoro sul territorio nelle arre di crisi.

Lo Stato deve compensare il Molise con il taglio 145milioni avvenuto sui Fondi Europei 2014 – 2020 rispetto al POR 2007 – 2013, e destinare parte di queste somme a finanziare con poste di bilancio credibili le misure di ricollocazione lavorativa, autoimpiego e incentivo al pensionamento per ITR, GAM e Zuccherificio. Senza fondi adeguati si annaspa e si cincischia ma non si risolvono le vertenze complesse.

 Michele Petraroia

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