La Pubblica Amministrazione parla attraverso gli atti, ed i rapporti negoziali tra le Ferrovie dello Stato e la Regione Molise sono disciplinati da un Contratto di Servizio stipulato nel 2009 e prorogato nel 2014. Se una delle parti si sente lesa per il mancato rispetto di una o più clausole contrattuali, ha il dovere di porre la questione nelle sedi preposte con tempestività ed efficacia. Nel corso del periodo regolamentato dal Contratto di Servizio sono state innumerevoli le situazioni di disagio evidenziate dai viaggiatori, dalle associazioni degli utenti, dal Forum del trasporto locale, dai sindacati, dalle forze politiche, dai movimenti di difesa dei consumatori e dalle istituzioni locali.
Non è difficile ricostruire a ritroso ciò che è accaduto negli ultimi sette anni, così come non è difficile ricostruire quello che è successo nelle ultime settimane dai disagi documentati sul binario 20/bis di Roma per salire sui treni per Campobasso, ai problemi di collegamento e di informazioni ai viaggiatori di questi giorni di emergenza maltempo. Rispetto ai fatti documentati da pregevoli servizi giornalistici si può agire in due modi.
O si prende il Contratto di Servizio e si agisce nei confronti di Trenitalia a tutela del territorio, informando i cittadini sull’esito del contenzioso con le Ferrovie dello Stato e col Ministero dei Trasporti. O non si attiva alcuna iniziativa istituzionale, amministrativa, legale o di diffida, verso Trenitalia, limitandosi ad esprimere un commento critico attraverso note stampa lodevoli ma prive di efficacia concreta.
Ciò che colpisce in Molise è la coltre di silenzio che avvolge il territorio nelle rare circostanze in cui è indispensabile accertare i fatti in base a scadenze amministrative precise. E’ il caso del pagamento deliberato dalla Regione Molise a cavallo delle festività natalizie in favore di TRENITALIA per un importo superiore a 90 milioni di euro a copertura dei debiti contratti per il servizio ferroviario prestato. Delle due l’una, o nel periodo 2009-2016 il servizio è stato impeccabile e quindi è stato giusto pagare a piè di lista le Ferrovie dello Stato, o si sono registrati dei disservizi che potevano essere oggetto di contenzioso in base alle clausole inserite nel Contratto di Servizio, ed in tal caso si poneva, qui e ora, l’esigenza di accertare i fatti prima di procedere al pagamento. Sul punto ho protocollato una Mozione in Consiglio Regionale che auspico possa trovare un’ampia convergenza istituzionale dando vita ad un’indagine conoscitiva su ciò che è accaduto dal 2009 al 2016 nel trasporto su ferro in Molise.
I viaggiatori della tratta Campobasso – Termoli hanno diritto di sapere se dovranno continuare ad utilizzare i servizi sostitutivi coi Pullmann oppure si ripristina il collegamento ferroviario. La tratta Campobasso – Roma quando sarà potenziata e come migliorerà il servizio su quella linea. La Pubblica Amministrazione ha il dovere di restituire ai cittadini molisani le giuste informazioni su ciò che è accaduto in passato e su ciò che accadrà in futuro nei collegamenti ferroviari regionali.
Michele Petraroia