Durante il recente incontro con la stampa, il Rettore dell’Università degli Studi del Molise, Gianmaria Palmieri, ha affrontato alcune questioni di estrema importanza per gli studenti e per le famiglie, soprattutto riguardo l’aumento della contribuzione studentesca. L’Università entro qualche giorno dovrà concludere l’iter di modifica del “regolamento tasse e contributi”, la cui bozza prevede: una prima rata di 456 euro (a fronte dei precedenti 356), comprensivi di Tassa Regionale di 140 euro; l’eliminazione degli esoneri totali precedentemente previsti per merito; la rimodulazione degli esoneri parziali, con un massimo sconto possibile di 200 euro; l’aggiunta di un 8^a fascia, con aumento del massimale.
A tal riguardo c’è da considerare che ci si potrebbe ritrovare in fascia massima anche avendo un reddito basso, in conseguenza dello “scatto di fascia” per non aver raggiunto i requisiti di merito. Queste modifiche dovrebbero portare ad un aumento della “contribuzione studentesca netta” con l’effetto di influire positivamente sul calcolo dei “punti organico”, ovvero sulla possibilità di far progredire di carriera i Ricercatori e i Professori.
L’aumento delle tasse è una misura che agli studenti e alle famiglie, considerata la critica situazione economica e sociale, non può andare bene, nonostante risulti ufficialmente che il parere degli studenti sia stato favorevole in sede di Osservatorio tasse e contributi. Non è accettabile che si scarichi sugli studenti la mancanza di risorse, anche nell’ottica della continua diminuzione dei servizi al quale si assiste nell’Ateneo.
Attualmente all’Università, oltre che al trasferimento dei Corsi di Laurea si assiste ad una carenza dei servizi essenziali come il riscaldamento e le pulizie, problemi che non hanno destato l’attenzione più di tanto, fin d’ora, ma prima o poi qualcuno dovrà pur prendersene carico. L’unica possibilità per avere un livello dignitoso del servizio universitario è il supporto da parte degli enti locali, infatti di istituti privati pronti a finanziare l’Ateneo, in Molise, non ve ne sono e la Regione Molise rimane la più importante fonte di finanziamento per la nostra Università. E’ passato più di anno dall’insediamento della nuova giunta regionale, è arrivato adesso il momento di dimostrare quale lungimiranza amministrativa ci sia alla base delle scelte strategiche di sviluppo della Regione. L’Università infatti deve rappresentare per il Molise la più importante filiera di ricerca e sviluppo in tutti i settori, dall’agricoltura alla sanità. L’importante è prendere presto decisioni, in quanto passano gli anni ad aspettare qualche novità che tarda spesso ad arrivare. C’è bisogno di supportare logisticamente le sedi universitarie (strade, trasporti, servizi); finanziare progetti di ricerca e sviluppo; trasferire le conoscenze alle aziende locali; avviare un’integrazione tra le attività dell’università e quelle degli altri enti pubblici e privati. In Molise per le ridotte dimensioni si può fare davvero molto. Potremmo diventare un esempio virtuoso per le altre Regioni europee. Basta solo un po’ di buona volontà e a noi non manca! Siamo fiduciosi che qualcosa cambierà e cambierà presto.
Luigi Petrella
Rappresentante degli Studenti alla Conferenza Regione-Università del Molise