La Corte di Strasburgo ha dichiarato ricevibile il ricorso sulla retroattività della Legge Severino in materia di incandidabilità proposto da Marcello Siniscalco, in quanto il suo nome venne cancellato dal listino del Governatore Frattura a causa di una condanna definitiva rimediata anni fa. In sintesi nel ricorso s chiede la ondanna allo Stato Italiano per aver violato la Convenzione europea dei diritti dell’uomo per la applicazione retroattiva di una norma afflittiva. La decisione venne impugnata al Tar e al Consiglio di Stato e i giudici amministrativi considerarono infondata l’istanza. A questo punto il ricorso a Strasburgo.
“Al ricorso è stato dato un numero di riferimento, il che equivale a dichiararlo ricevibile, cioè non sussiste quella che in Italia chiamiamo manifesta infondatezza” spiega l’avvocato di Miniscalco Francesco Saverio Marini. Questo è il primo passo, la Corte opera in due fasi: la prima è la valutazione di ricevibilità, la seconda è quella sulla fondatezza del ricorso. La decisione di Strasburgo ha anche una valenza rispetto alla vicenda di Silvio Berlusconi, visto che anche l’ex premier ha presentato un analogo ricorso a Strasburgo per violazione dell’art. 7 della convenzione.