lungo il Corso nazionale di Termoli una statua bronzea di Benito Jacovitti accoglie visitatori, cittadini e passanti nella sua città natale.
L’idea di omaggiare i termolesi illustri è del primo cittadino Angelo Sbrocca mentre la realizzazione della statua di Benito Jacovitti è opera dello scultore e professore Michele Carafa, la fusione invece è avvenuta presso la fonderia artistica ‘Magnifico’ di Bari.
“Abbiamo deciso di omaggiare i termolesi illustri e quindi la storia della nostra città attraverso l’arte, in questo caso la scultura, e attraverso artisti termolesi come lo scultore che ha realizzato questa statua Michele Carafa che ringraziamo – ha detto il sindaco Angelo Sbrocca –. L’idea è nata circa un anno fa e ha richiesto molti mesi per essere realizzata perché il procedimento di realizzazione delle statue in bronzo è molto lungo, dalla fase dei bozzetti si passa alla realizzazione del calco in creta per poi arrivare alla fonderia. È un intervento dal forte valore simbolico perché permette ai tanti turisti, oltre che ai termolesi, di conoscere la storia della città attraverso l’arte”.
Il sindaco ha sottolineato che lo svelamento della statua è solo il passaggio finale di un lungo lavoro fatto da tante persone per mesi e ha ringraziato lo scultore Michele Carafa, Michele Macchiagodena, Valentina Fauzia, tutta la struttura comunale e in particolare il dirigente Gianfranco Bove, Leopoldo D’Urbano, Franco D’Aurizio e quanti hanno partecipato a questo lungo percorso creativo.
Il delegato alla Cultura per il Comune di Termoli, Michele Macchiagodena, ha letto il messaggio inviato dalla figlia di Benito Jacovitti, Silvia che non ha potuto essere a Termoli per impegni di lavoro (è una regista della RAI).” Da Silvia Jacovitti;
Saluti a tutti
Voglio ringraziare innanzitutto la Città di Termoli, nella persona del Sindaco e dei Consiglieri Comunali, per aver sempre ricordato con piacere ed orgoglio la figura e l’opera di mio padre.
La Città di Termoli oggi mi ha fatto un bellissimo regalo.
Città di cultura e di grande sensibilità e attenzione per l’arte e la bellezza dimostrata con questo bellissimo progetto che avrebbe reso felice mio padre.
Vi trasmetto il suo pensiero: “Non dimenticate mai di sorridere, abbiate tanta autoironia, siate umili e semplici. Non prendetevi troppo sul serio, ma fatevi le boccacce e le facce buffe quando vi guardate allo specchio. Bisogna saper ridere. È l’unica arma che ci è rimasta in questa vita così dura e difficile”
Voglio bene a tutti voi
Anche io sono una termolese
E perciò vi mando un abbraccio enorme
Soprattutto a Michele Carafa bravissimo artista che ha realizzato questa splendida statua.
Ciao a tutti
Evviva Termoli
Evviva Jacovitti
Evviva tutti voi
Ciao
Silvia Jacovitti”.
Lo scultore Michele Carafa ha raccontato il lungo iter che ha richiesto la realizzazione della statua con la tecnica della fusione a cera persa e ha ringraziato il sindaco Sbrocca per l’idea ma anche per la modalità scelta: “Non su un piedistallo ma tra la gente, come quei diffusori di profumo che si mettono in casa, queste statue saranno diffusori d’arte tra la gente. Insegnando al liceo Artistico ho avuto modo di farmi l’idea di Benito Jacovitti, una persona libera, senza padroni, era un fumettista ma il fumetto non è un’arte minore, lui non ha avuto paura di lasciare il suo editore quando non condivideva le sue scelte”. Dal momento dello svelamento tantissime persone hanno iniziato a scattare selfie ricordo seduti sulla panchina accanto alla statua e c’è già chi l’ha scelta come icona, ovvero il Cigar Club La Escepción di Termoli per via della grande passione di Jacovitti per i sigari.