Equità, appropriatezza e sostenibilità economico-finanziaria: queste, le direttrici percorse dalla Giunta regionale nella proposta di legge di riordino del servizio sanitario molisano. Il testo adottato dà vita a una nuova organizzazione più vicina alle richieste del territorio, capace di sfruttare piccoli bacini attraverso economie di scopo per soddisfare la duplice esigenza del rientro dal deficit e del riordino della capacità erogativa dei livelli essenziali di assistenza.
“Dopo la conferma da parte del Consiglio dei Ministri del sottoscritto nel ruolo di commissario per gli adempimenti previsti dal piano di rientro dai disavanzi sanitari e la sostituzione del dottor Rosato nel ruolo di subcommissario con la nomina del dottor di Martino, la Giunta regionale, condivisi i principi e fondamenti con i capigruppo del Consiglio regionale, ha approvato la proposta di legge per il riordino del servizio sanitario della Regione Molise con l’obiettivo di disegnare una sanità sostenibile”, così questa mattina il governatore Paolo di Laura Frattura ha presentato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Vitale i contenuti del disegno di riordino del servizio sanitario regionale.La nuova legge nasce con uno spirito innovativo ripartendo proprio dai valori fondanti del servizio sanitario nazionale (salute, diritto della persona e interesse della collettività con garanzia di cure agli indigenti), dalla solidarietà tra sani e malati e, quindi, dai valori della sanità che ne ha sempre rappresentato la principale competenza.La proposta di legge si prefigge di ridisegnare il perimetro organizzativo della sanità molisana e delineare i confini su cui puntare l’attenzione per una migliore efficienza dell’apparato. Alla base del riordino, un’analisi puntuale delle criticità che oggi vive il servizio sanitario molisano, criticità che negli anni hanno determinato la mancata realizzazione del piano di rientro e i rilevanti disavanzi di esercizio.Al fine di poter realizzare una effettiva inversione di tendenza e un cambiamento strutturale del modello di consumo sanitario e di produzione dei servizi sanitari, che devono essere ben distinti e complementari, non sovrapposti, sono state individuate le due direttrici su cui costruire il servizio: nascono così l’azienda sanitaria territoriale e l’azienda ospedaliera, l’Asrem viene messa in liquidazione.
“La legge – ha spiegato il presidente Frattura –, rivede totalmente gli attuali assetti, prevedendo la messa in liquidazione dell’Asrem e la costituzione di due aziende: una azienda sanitaria territoriale e una azienda ospedaliera”.
L’azienda sanitaria territoriale è articolata in tre distretti, Campobasso, Isernia e Termoli, nel dipartimento di salute mentale e nel dipartimento di prevenzione, ingloba le due strutture ospedaliere di Venafro e Larino e aggrega l’ospedale di area disagiata il Caracciolo di Agnone. L’azienda ospedaliera prevede un unico presidio ospedaliero organizzato in tre stabilimenti ospedalieri, il Cardarelli di Campobasso, il Veneziale di Isernia e il San Timoteo di Termoli. “Il funzionamento delle due aziende sanitarie è organizzato tramite l’atto aziendale: in legge abbiamo previsto le discipline minimali da assicurare nei tre stabilimenti ospedalieri”, ha sottolineato il governatore.
Nel dettaglio, l’approvazione del piano sanitario entro 90 giorni resta di competenza del Consiglio regionale, gli atti conseguenti, ossia piano operativo e atto aziendale, saranno predisposti dai direttori generali delle due aziende e approvati poi dalla Giunta regionale. I due direttori generali, figure di vertice delle aziende, nomineranno ciascuno il proprio direttore sanitario e il proprio direttore amministrativo. Le funzioni gestionali saranno accorpate all’interno dell’azienda sanitaria territoriale. Il finanziamento avverrà ai sensi della legge 502, cioè con i fondi del servizio sanitario regionale. Alle due aziende passeranno, in funzione delle competenze attribuite, il patrimonio e i rapporti contrattuali dell’attuale Asrem che viene messa in liquidazione. Una volta nominato, il liquidatore dovrà, entro 90 giorni, contestualizzare patrimonio e situazione creditizia e debitoria della stessa Asrem.
Prevista, con legge, la costituzione dell’osservatorio epidemiologico regionale, “finalmente”, il commento soddisfatto di Frattura. Definiti ruolo e collaborazione con Unimol. “Prevediamo – ha precisato il presidente –, sempre con legge, un accordo con l’Università, accordo che non solo ottimizza la qualità dell’offerta formativa della Facoltà di medicina e chirurgia di Unimol ma che garantisce anche la copertura di incarichi apicali per le discipline previste nel corso di laurea che saranno contenute nell’accordo”.
Nella fase di attuazione del piano di rientro, le funzioni delegate alla Giunta saranno in capo alla struttura commissariale. “Anche per questa legge – ha concluso Frattura –, prima che venga approvata in Consiglio regionale, seguiremo in maniera informale la stessa esperienza seguita per la legge di riforma dell’Istituto zooprofilattico, tenendo presente che questo strumento normativo, la legge di riorganizzazione Ssr, l’abbiamo condivisa con le forze politiche presenti in Consiglio regionale”.