La consulente dei ministri dell’Interno, Angelino Alfano, e della Salute, Beatrice Lorenzin, ed ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio nel Governo Letta, Sabrina De Camillis è stata rinviata a giudizio dal gup del tribunale di Campobasso Maria Libera Rinaldi con l’accusa di peculato. La De Camillis, esponente del Nuovo Centrodestra, sarà processata (prima udienza il 3 febbraio) in seguito all’inchiesta sulle spese dei gruppi consiliari alla Regione Molise nella legislatura 2006-2011, inchiesta che l’ha coinvolta per il periodo durante il quale è stata consigliere regionale. All’ex sottosegretario vengono contestate spese per 30mila euro. Nella lista finita agli atti ci sono, oltre a decine di pasti in vari ristoranti, caffè e aperitivi al bar, anche l’acquisto di bibite, liquori, ricariche telefoniche per utenze private, manifesti funebri, sgrassante per lavastoviglie, un asciugacapelli, un televisore, crostini, crackers, panna, zucchero, biscotti, birre, olive, mele, bresaola. profumi per la casa. In lista infine anche l’acquisto di 60 copie di un libro di Fabrizio Cicchitto.
Gli avvocati: ‘Nessun reato’ – Gli avvocati difensori dell’ex sottosegretario, Arturo Messere e Paolo Lanese, affilano le armi in vista del processo. “In questa vicenda non c’è reato – sottolinea Messere -, la De Camillis non si è appropriata di nulla e comunque ci sono già state archiviazioni impostate sulle stesse situazioni contestate alla nostra assistita, quali pranzi o viaggi a Roma. A me pare che l’azione penale debba essere esercitata, come dice la nostra Costituzione, in modo obbligatorio e non discrezionale”. (ANSA)