Basterebbe solo il titolo a sintetizzare il pensiero su quanto stiamo vedendo in TV in merito alle elezioni americane. Un contenitore che, al punto in cui siamo arrivati, non offre più nulla se non passerelle di politici, opinionisti e appartenenti alla schiera degli amici, degli amici, pronti a sparare a zero su tutto e tutti. Questo è, il nostro giudizio su quanto ci propina la scatola magica che richiama sempre più pubblico stregandolo e ammaliandolo come fosse una donna di estremo fascino ma senza logica. In queste ore che i commenti su quanto accaduto oltreoceano si fanno sempre più pressanti, i giornali, ovviamente quelli di parte, i blog e le televisioni danno spazio a personaggi più o meno credibili che non esitano ad irretire la gente con le menate, ci scusiamo per la violenza delle parole, vanificando anni di lotte e di conquiste specialmente quando si parla di libertà di pensiero e di stampa. In un Paese in cui la televisione non esita a sferrare colpi a destra e a manca pur di accaparrarsi lo share più alto, non è assolutamente concepibile distrarre lo spettatore con temi farraginosi o elargendo perle inutili di saggezza. In un Paese in cui ci si prende il lusso di spadroneggiare nell’informazione, non quella vera, ma quella di facciata, perché ci si deve appropriare di un merito che non gli appartiene, non è accettabile che si presti il fianco a chi pontifica strepita, minaccia, insulta specialmente quando non si pensa come loro, tralasciando argomenti d’importanza come nel caso della difficile e dura campagna presidenziale elettorale degli USA dove sono stati calpestati i diritti delle donne, di persone di etnia latino-americana, dei negri e di quanti non hanno la possibilità di esternare il proprio pensiero. Tutto questo è la TV che è divenuta ciarpame.
Non ce ne voglia nessuno se usiamo quest’epiteto, ma è la verità. Una verità amara, triste, sconcertante. Una verità che grida nel silenzio più assordente che siamo giunti veramente alla “stagion dei fichi” tanto per usare un detto toscano, visto che in TV la lingua parlata è quella dei conterranei del padre della lingua italiana dove quelli che hanno il “bigoncio” pieno non accettano di pagare la loro quota parte. Una verità in cui viene fuori un volto arrogante e crudo, in cui la spregiudicatezza, un tempo dote di chi aveva coraggio e intelligenza, è sinonimo di totale disprezzo dell’altrui pensiero, come direbbe il vate abruzzese D’Annunzio. Un volto che mal cela quelle che sono le vicissitudini che si presentano quotidianamente e che per colpa del bavaglio che è imposto all’informazione non sono portate a conoscenza della gente. Ecco perché, è il caso di spegnere il cervello, con la speranza che il nostro consiglio non sia passato al setaccio da chi si arroga il diritto di leggere nelle menti libere che potrebbero celare segnali d’incitamento a chi sa cosa…a voi la scelta.
Massimo Dalla Torre