Sono in provincia d’Isernia i tre comuni del Molise dove più famiglie ricorrono all’affitto. Si tratta di Venafro (1° posto in regione con il 18,9%), Isernia (2° posto con il 17,2%) e Pesche (3° posto con il 17%). Il dato emerge da un’analisi di Solo Affitti, franchising immobiliare specializzato in Italia nella locazione con 340 agenzie (40 in Spagna), che ha tracciato una mappa nazionale degli affitti.
Le locazioni trovano terreno fertile anche in molte città della provincia di Campobasso, i cui comuni dominano il resto della graduatoria regionale. Tra le dieci città molisane in cui si vive di più in affitto, il capoluogo si colloca al 4° posto (16,4%), davanti a Larino (5° posto in regione e 14,5%), Bojano (6° posto e 14,4%), Termoli e San Marino in Pensilis (7° posto a pari merito e 13,9%). Affitti diffusi anche a Casacalenda (8° posto in regione con il 13,7%), Ururi (9° posto con il 13,4%) e Campomarino.
“In Italia fino ad oggi – commenta Silvia Spronelli, presidente di Solo Affitti – a livello normativo si è pensato soprattutto ai proprietari d’immobili e molto meno a chi va in affitto. Sarebbe necessaria una politica organica sulle locazioni prevedendo un piano di agevolazioni fiscali che coinvolga gli studenti, le giovani coppie, le famiglie in difficoltà ma anche gli stessi locatori come avviene in tanti altri Paesi europei. Del resto, anche da noi sta cambiando la visione culturale dell’affitto: non è più una soluzione transitoria. In Italia abbiamo visto piuttosto ridursi nel tempo quel poco di agevolazioni che esistevano. Con la tassazione fissa al 21% della cedolare secca – prosegue Spronelli – certamente si è avviato un percorso virtuoso. L’ulteriore riduzione dal 21 al 10% della cedolare secca quando si applica il canone concordato ha dato un’accelerazione. Nelle due grandi città italiane dove è più alta la quota di persone in affitto, il canone concordato, però, non può essere applicato perché i prezzi non vengono aggiornati. A Milano sono fermi da 16 anni e Napoli da 12. Basterebbe che le amministrazioni comunali convocassero le parti. Questo significa che il proprietario paga il doppio di tasse e l’inquilino non può beneficiare di un canone calmierato e detrazioni fiscali, nel caso in cui l’immobile diventi la sua residenza principale”.
Nel molisano le locazioni risultano quasi inesistenti a Cercemaggiore (ultimo posto con l’1,7%) e Spinete (penultimo e 2,1%) in provincia di Campobasso, oltre che a Carovilli (terzultimo e 2,6%) in provincia di Isernia. Nella graduatoria nazionale degli affitti, il Molise occupa l’ultimo posto con il 10,9%. La classifica è dominata da Campania (1° posto e 24,4%), Valle d’Aosta (2° e 22,5%), Liguria (3° e 22,2%) e Piemonte (4° e 22,1%). Percentuali molto basse di persone che anche in Basilicata (penultima con l’11,9%) e Sardegna (terzultima con il 12,5%).