Sabato 21 ottobre 2017, è stato sottoscritto un Patto Federativo tra Confederazione Unitaria di Base, e il SOA, ed inaugurata la sede sul territorio del basso Molise a Termoli – Portocannone, via Garibaldi 126, dotata dei servizi necessari alla tutela dei diritti dei lavoratori, CAF, Patronato e Ufficio legale. All’evento hanno partecipato Antonio Ferrari seg. Nazionale FLMUniti CUB oltre a rappresentanti della FLMUniti CUB di FCA dei vari stabilimenti, Termoli, Mirafiori, Cassino, Melfi, Pomigliano.
Non si tratta di un’operazione di corto respiro, tanto per aggiungere un’altra sigla sindacale: siamo di fronte invece ad un gruppo consistente di lavoratori che si propone con determinazione di avviare un processo lungo, e forse anche difficile, per ridare ai lavoratori una rappresentanza sindacale autenticamente democratica e un dignitoso potere contrattuale per la difesa dei propri diritti.
Con la FLMUniti CUB vogliamo ricostruire il sindacato nella più grande fabbrica del SUD, FCA Termoli, i cui lavoratori hanno vissuto troppi e lunghi anni d’arretramento delle condizioni, in termini di ritmi, sicurezza, di salario e di diritti. Una coraggiosa e appassionante sfida, di chi non sopportava più la situazione di passività e rassegnazione in questa fabbrica.
I lavoratori, sono stati abbandonati a loro stessi, senza possibilità di trovare risposte sindacali forti ai loro problemi e di respingere l’arroganza e le prepotenze dei capi e capetti.
Erano presenti anche lavoratori del pubblico impiego e altre realtà. Si vuole costruire così una presenza sindacale di base, in grado di garantire il diritto alla piena partecipazione, alla completa libertà ed autonomia nelle scelte sindacali e nella determinazione degli obiettivi contrattuali e rivendicativi.
Un vero sindacato di classe dei lavoratori!
La scelta del S.O.A. di federarsi con la CUB costituisce per il territorio la possibilità di una grande esperienza, per quanti in questi anni auspicavano che si creassero le condizioni per ricostruire dal basso il sindacato dei lavoratori che non c’è, senza trovare questo o quell’altro dirigente sindacale nazionale, regionale o territoriale che viene ad importi una linea rivendicativa rinunciataria e concertativa.
La scelta della CUB, é la più appropriata e utile per perseguire questo progetto, per trasformare necessità e speranze in realtà, perché si tratta del più grande sindacato di base presente nel nostro Paese, presente in modo diffuso in tutte le categorie di lavoratori, con la cultura dell’unità degli obiettivi rivendicativi che fa del conflitto uno strumento fondamentale.
L’esito positivo della sfida di ricostruire un autentico, democratico e utile sindacato in fabbrica, nei luoghi di lavoro e sul territorio, dipende oltre che dalla determinazione del primo nucleo fondatore che c’è, anche e soprattutto dal livello d’adesione al progetto e dal livello quantitativo e qualitativo della partecipazione dei lavoratori, garantendo che non ci sarà mai nessuna differenza tra chi è arrivato prima e chi dopo, perché le idee e le prerogative della Cub sono quelle di tutelare i lavoratori senza nessuna differenza.