Antonio D’Alessandro Segretario Interregionale della CISL Poste Abruzzo Molise analizza cosa sta succedendo nel mondo finanziario. In questi giorni abbiamo sentito che la UniCredit ha dichiarato 3900 esuberi e il titolo ha preso il volo, questo ci fa capire come il mondo economico è completamente scollegato dal mondo reale. Sembra quasi che più la finanza crei disoccupazione più gli speculatori riescano a guadagnare.
Il problema italiano – riferisce Antonio D’Alessandro – è profondo e riguarda il futuro industriale di un Paese che da un lato abbandona il settore manifatturiero e dall’altro ancora non riesce ad attrarre il mercato dei servizi. Un paese in svendita, che preferisce il lucro immediato derivante dalla cessione delle proprie aziende allo sviluppo economico delle medesime, conseguenza di un impegno duraturo e lungimirante. Merito dei nostri Amministratori Delegati e manager, super pagati e bravi a vendere al miglior offerente i gioielli di Stato e non solo quelli, ma meno bravi ad impostare strategie necessarie allo sviluppo del Paese, strategie faticose e poco redditizie per le loro tasche. Ci si muove nel breve periodo, senza pensare al futuro e senza rispetto per le aspettative dei cittadini.
Il Segretario Interregionale Antonio D’Alessandro conclude dichiarando che la svendita di Poste per realizzare un guadagno minimo ma subitaneo rientra in questo disegno suicida ed è in linea con i voleri del potere economico, al quale la nostra azienda fa gola da sempre, soprattutto in questo momento di crisi bancaria.
SLP Cisl: Più la finanza crea disoccupazione più gli speculatori guadagnano
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