Siamo ormai a fine Dicembre e come ogni anno è tempo di bilanci. Per il nostro piccolo mondo postale è stato un anno importante. Evento dell’anno la nota quotazione in borsa del 35,30% di Poste Italiane, poco, al di sotto del previsto 38% in quanto le banche del consorzio di collocamento hanno esercitato, solo in parte, la greenshoe comprando solo il 18% del pacchetto complessivo a loro disposizione. Per l’SLP-CISL rimane la delusione della mancata occasione di portare, anche nel nostro Paese, forme di democrazia economica con la partecipazione dei lavoratori. Purtroppo, il Governo si è limitato a fare cassa senza pensare al futuro né di Poste né tanto meno dei lavoratori, con buona pace dei moderni sistemi europei di democrazia partecipativa.
Peccato ma, come SLP-CISL e come sostiene il segretario generale della CISL Anna Maria Furlan, insisteremo affinché anche l’Italia si porti al passo degli altri paesi europei.
Per quanto riguarda il recente accordo sui servizi postali siamo in attesa dell’attuazione. Stiamo sollecitando gli Organi aziendali affinché alla partenza siano presenti tutti gli strumenti e le dotazioni necessarie, in primis le auto. Oltretutto, in questo scorcio di Dicembre, per fortuna, le spedizioni dei pacchi hanno superato le aspettative, anche se la mancanza di auto a disposizione dei portalettere sta creando notevoli difficoltà. Abbiamo, con grande determinazione, spiegato ai responsabili del PCL le difficoltà di un settore che sta attraversando una crisi strutturale di dimensioni planetarie. Abbiamo sostenuto con forza la necessità di uno sforzo comune, con forme di flessibilità nuove da parte dei lavoratori, e con gli investimenti necessari: in tecnologia, mezzi e strumenti nuovi di lavoro da parte dell’azienda. Ci aspettiamo, pertanto, uno sforzo economico per l’adeguamento della flotta aziendale. Se Poste vuole affrontare seriamente il cambiamento e divenire un’azienda leader nella logistica, occorre dotare il personale dipendente con mezzi adeguati, in parole povere: per portare i pacchi ci vogliono le auto o i furgoni, con i motorini non si va da nessuna parte. A Dicembre stiamo sopperendo con la solita “buona volontà” dei colleghi, con le solite promesse o “pacche sulle spalle” da parte della dirigenza. Come SLP-CISL lo affermiamo con chiarezza: o l’azienda cambia passo oppure il sindacato cambierà atteggiamento nei confronti di Poste, l’SLP-CISL non potrà tacere sul perdurare delle inefficienze aziendali.
Sul versante Mercato Privati, dopo gli esodi incentivati, chiediamo una vera politica occupazionale. Purtroppo, registriamo in Molise nessuna immissione di personale proveniente dalle graduatorie provinciali di selezione (job-posting) ai sensi dell’accordo PCL e tanto meno le tante attese trasformazioni di contratti part-time. Suggeriamo da tempo un vero e proprio cambio di rotta verso un contratto a tempo pieno, sinonimo di garanzia e miglioramento di qualità, nel rispetto anche dei cittadini. Inoltre, chiediamo, prima di assumere nuovo personale, di verificare le professionalità già esistenti in azienda. Ci auguriamo che nei prossimi mesi arrivino le risorse per sostenere ed aiutare i colleghi della sportelleria e delle sale consulenza ormai al collasso.
Il Segretario Interregione SLP-CISL Abruzzo – Molise
Antonio D’Alessandro