In relazione alle notizie di recente diffuse dai media locali in merito alla situazione ambientale nell’area di Capoiaccio si ritiene doveroso effettuare talune precisazioni.
Fatte salve le iniziative in atto degli Enti territoriali e locali tendenti alla bonifica del sito, si evidenzia quanto segue:
- non risulta a questo Ufficio che siano stati accertati sversamenti di rifiuti tossici negli ex pozzi petroliferi allocati nell’area in questione;
- le verifiche disposte dalla Commissione tecnica presieduta dal Prefetto di Campobasso, composta, oltre che dal Sindaco di Cercemaggiore, anche da qualificati rappresentanti di organismi tecnici (ISPRA, Dipartimento della Protezione Civile, Istituto Superiore della Sanità, Regione Molise, ARPA Molise, Dipartimento di Prevenzione dell’ASReM, Vigili del Fuoco), non hanno evidenziato alcuna contaminazione delle falde acquifere analizzate;
- è stata invece accertata una contaminazione da radionuclidi di origine naturale (cd. O.R.M.) che risulta localizzata ed interessa un’area di limitata estensione del sito dell’ex pozzo petrolifero denominato “S. Croce 1” e il primo tratto dell’adiacente “Fosso vernile”;
- solo per tale area è stata prevista, sulla base di un decreto prefettizio che ha recepito le conclusioni della Commissione tecnica, una recinzione al fine di impedire l’accesso, il pascolo del bestiame e l’utilizzo delle colture;
- resta confermata la piena accessibilità delle zone contigue, esterne alla recinzione.
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