La tragedia che ha colpito il nostro Paese impone una assunzione straordinaria di responsabilità e una condivisione, da parte di tutte le forze politiche, del momento di difficoltà.Tutti i leader dei partiti di opposizione si sono dichiarati disponibili a collaborare e a dare una mano per aiutare chi ha perso tutto e non intravede alcuna prospettiva per il proprio futuro.
Quale migliore occasione, allora, per dare un messaggio di alta politica, individuando come priorità assoluta per il Paese concorrere tutti insieme per alleviare il disagio di migliaia di persone, ricostruire le loro case e i loro paesi, trovare le risorse per rimettere in piedi l’ economia di interi territori?
Se siamo d’ accordo che sia questa la priorità assoluta per la politica italiana, allora è necessario togliere dal piano di discussione tutto ciò che può dividere.
A cominciare dalla consultazione referendaria. Far slittare il referendum di qualche mese, magari alla stessa data delle elezioni amministrative della prossima primavera, non solo rappresenterebbe un risparmio immediato di circa 300 milioni di euro che potrebbero essere utilizzati per le emergenze del sisma, ma consentirebbe al governo e al parlamento di dedicarsi alla ricostruzione post-terremoto in un positivo clima di collaborazione tra forze politiche.
Sarebbe un modo anche per svelenire il clima politico che ha raggiunto livelli non più sopportabili e che non fa certo bene al nostro Paese. Affido queste mie considerazioni alla valutazione di tutte le forze politiche, convinto che sapranno dare le risposte che le circostanze richiederebbero.
Sen. Ulisse di Giacomo
Sisma, Di Giacomo: è il momento della responsabilità, si rinvii il referendum
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