Prime adesioni anche in Molise all’appello che Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, e Angelo Rughetti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, hanno inviato ai sindaci italiani per invitarli a costituire insieme il Comitato nazionale dei sindaci per il sì e a mobilitarsi sui territori. E il Molise è stato tra i primi a rispondere, raccogliendo l’appello con Antonio Battista (Campobasso), Lorenzo Coia (Filignano), Micaela Fanelli (Riccia) e Angelo Sbrocca (Termoli). Per loro «è un’occasione troppo importante per modernizzare il Paese. Per questo l’invito è rivolto a tutti i primi cittadini, a prescindere dal colore politico e dalla collocazione.
«Il referendum –è infatti scritto infatti nella lettera proposta dall’ex presidente e dall’ex segretario generale dell’Anci – dovrà essere l’occasione per le nostre comunità per promuovere la conoscenza della Costituzione e per approfondire come la seconda parte sia lo strumento per rendere effettivi ed esigibili i diritti ed i doveri proclamati nella prima. La riforma costituzionale è il punto di approdo della serie di riforme prodotte in questa legislatura. Tutte unite da un filo rosso: fare del nostro Paese una Repubblica più giusta, più semplice e moderna», proseguono Delrio e Rughetti che, ancora, sottolineano: «Il sì al referendum vuol dire puntare sulla crescita. Se prevalesse il no l’Italia tornerebbe dentro le sacche delle politiche di austerity e dovrebbe abbandonare gli spazi di flessibilità che il governo Renzi ha guadagnato sui tavoli negoziali europei».
L’appello, che ha già raccolto le adesioni di sindaci di importanti città italiane – come Enzo Bianco (presidente del Consiglio nazionale dell’Anci) di Catania, Antonio Decaro di Bari, Achille Variati (presidente dell’Upi) di Vicenza e Marco Filippeschi (presidente della Lega delle autonomie Locali) di Pisa, Dario Nardella (Firenze) e Giuseppe Falcomata’ (Reggio Calabria) – ora fa proseliti anche in Molise.