Nella serata di martedì 23 luglio 2024, è stata sottoscritta l’ipotesi di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del Gruppo Poste Italiane, scaduto a dicembre 2023. Questo risultato è frutto di un serrato confronto durato cinque mesi, durante il quale le parti hanno affrontato significative divergenze sugli aumenti salariali. Il nuovo contratto, che avrà una vigenza quadriennale (2024-2027), si conclude a pochi mesi dalla scadenza, rappresentando un importante riconoscimento economico per i lavoratori. Ecco i principali punti dell’accordo:
Aumento salariale: Un riconoscimento complessivo di 230 euro, di cui 192 euro a regime sui minimi tabellari (per il livello di riferimento C). A questi si aggiungono 38 euro così suddivisi: 30 euro al mese a regime sul valore del buono pasto, 5 euro di aumento del valore del fondo sanitario a decorrere da gennaio 2025 e 4,5 euro sul Fondo previdenziale a decorrere da settembre 2026 (grazie all’innalzamento della quota di contribuzione a carico azienda dall’attuale 2,3% al 2,5%). Inoltre, allo scioglimento della riserva, sarà riconosciuto un importo di 1000 euro una tantum.
Soddisfazione delle OO.SS: Le Organizzazioni Sindacali esprimono la loro soddisfazione sulla parte economica, che supera di gran lunga quanto previsto dall’indicatore sull’inflazione (l’indice IPCA). L’adeguamento IPCA avrebbe infatti previsto un aumento di poco superiore ai 140 euro per il quadriennio 2024-2027.
Interventi sulla parte normativa: Numerosi articoli ed allegati contrattuali sono stati modificati. La negoziazione è stata complessa a causa delle richieste aziendali. Tra i punti salienti:
Diritti di informazione e partecipazione: Miglioramenti in questo ambito.
Temi di genere e tutela della genitorialità: Progressi significativi.
Normativa per i part-time, orario di lavoro, formazione e diritto allo studio: Miglioramenti sostanziali.
Trasferta e ferie solidali: Rivisitazione delle norme.
Articolato della malattia: Maggiori tutele per patologie con assenze prolungate.
Indennità per attività relazionali: Introduzione di un’indennità a favore di chi svolge attività come OFE, SCF, SCM, SSB e POE.
Questo risultato rappresenta un traguardo storico sia dal punto di vista economico che normativo, dimostrando un significativo passo avanti nei diritti e nelle tutele per tutti i dipendenti. Ora la parola passa ai lavoratori, che esprimeranno il proprio giudizio sull’intesa nel corso delle assemblee che si svolgeranno in tutti i luoghi di lavoro nel mese di settembre, per agevolare la massima partecipazione.
Antonio D’Alessandro