Incidenti sul lavoro. Il Molise detiene un triste primato: dal 2013 al 2015 sono decedute per incidenti sul lavoro 39 persone; solo nel corso del 2015 si sono registrati 15 incidenti mortali di cui 11 nella provincia di Campobasso e 4 in quella di Isernia, la maggioranza dei quali si sono verificati nei settori dell’edilizia e dell’agricoltura; nei primi otto mesi del 2016 in Molise sono stati denunciati ben 1.501 infortuni sul lavoro, con un incremento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2015.
Ma in Regione, sul piano della prevenzione è tutto fermo. Per questo nella mattinata di ieri i consiglieri di minoranza (prima firmataria la Fusco Perrella – l’interrogazione è stata condivisa anche dai consiglieri Cavaliere, Iorio e Sabusco) hanno presentato una interrogazione urgente al presidente della giunta regionale per conoscere i motivi per i quali non sono ancora stati ricostituiti con Decreto del Presidente della Giunta regionale, ai sensi del D.P.C.M. 21 dicembre, il Comitato Regionale di Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e l’Ufficio operativo istituito presso lo stesso Comitato.
Infatti la mancata ricostituzione del Comitato Regionale di Coordinamento, che, dato assolutamente da non sottovalutare, non si è mai riunito nel corso del 2016, non consente il preliminare e indispensabile confronto in sede istituzionale su tutti i provvedimenti in materia di sicurezza e prevenzione.
“Considerato che – affermano i consiglieri regionali di centrodestra – con Determinazione del Direttore di Area III n. 109 del 19.10.2015 sono stati disposti la presa d’atto e il recepimento del Regolamento del Comitato di Coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e con Delibera di Giunta regionale n. 639 del 23 novembre 2015 è stata disposta l’istituzione del Comitato regionale di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro ai sensi del D.P.C.M. 21 dicembre 2007, vorremmo sapere perché ad oggi non c’è stata ancora la costituzione del Comitato. L’art. 1, comma 4, del D.P.C.M. 21 dicembre 2007 stabilisce che il Comitato di coordinamento si riunisce almeno ogni tre mesi e svolge le seguenti funzioni: sviluppa, tenendo conto delle specificità territoriali, i piani di attività e i progetti operativi individuati dalle Amministrazioni a livello nazionale; svolge funzioni di indirizzo e programmazione delle attività di prevenzione e di vigilanza e promuove l’attività di comunicazione, informazione, formazione e assistenza operando il necessario coordinamento tra le diverse istituzioni; provvede alla raccolta ed analisi delle informazioni relative agli eventi dannosi e ai rischi, proponendo soluzioni operative e tecniche atte a ridurre il fenomeno degli infortuni e delle malattie da lavoro; valorizza gli accordi aziendali e territoriali che orientino i comportamenti dei datori di lavoro, anche secondo i principi della responsabilità sociale, dei lavoratori e di tutti i soggetti interessati, ai fini del miglioramento dei livelli di tutela definiti legislativamente.
Ma ad oggi – aggiungono i consiglieri firmatari dell’interrogazione urgente – ancora è tutto fermo malgrado con Determinazione Direttoriale n. 95 del 30 dicembre 2014 del Direttore del Servizio Prevenzione, Veterinaria e Sicurezza Alimentare è stata impegnata la somma € 57.696,19 sul Cap. 37466 (per attività di potenziamento, adeguamento tecnologico ed aggiornamento professionale del personale ispettivo Asrem e interventi in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro) e per il progetto “Sicurezza in agricoltura – D.Lgs. n. 81/08”, con Determinazione Direttoriale n. 195 del 21 settembre 2015, in attuazione del DCA n. 40/2014, la Direzione Generale Salute ha trasferito all’ASReM, quale soggetto attuatore, la somma di € 54.000,00, pari al 60% del finanziamento del progetto in parola (€ 90.000,00 complessivi); senza dimenticare -concludono – che intanto sono all’esame della Direzione Regionale Inail n. 3 proposte progettuali in materia di sicurezza sul lavoro in agricoltura presentate, rispettivamente, da Cia Molise, Coldiretti Molise e Confagricoltura Molise”.