Il tema dell’edilizia scolastica in Molise, dopo le scosse di terremoto dello scorso agosto, è tornato di grande attualità anche nel dibattito politico, grazie anche alla spinta di Comitati ed Associazioni da anni impegnate sul tema. Nel Consiglio regionale del 1 ottobre, in seduta monotematica, si è discusso ancora una volta della sicurezza delle strutture scolastiche molisane. Cittadinanzattiva esprime il suo apprezzamento per l’iniziativa che ha riportato l’attenzione della politica su un tema di così grande importanza. La volontà condivisa di tutti i partecipanti al Consiglio ha portato alla sottoscrizione di un documento all’interno del quale sono stati individuati alcuni importanti obiettivi. Cittadinanzattiva non solo condivide il contenuto del documento, ma negli obiettivi in esso prefissati ritrova molte delle proposte che nel corso degli anni sono state più volte avanzate e sottoposte all’attenzione delle Istituzioni preposte come:
– l’aggiornamento dei dati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica; si rammenta che l’adempimento è previsto dalla legge istitutiva dell’Anagrafe Nazionale dell’Edilizia Scolastica ( art. 7 Legge n. 23 del 11/01/1996 );
– l’approvazione del piano di dimensionamento scolastico;
– la richiesta di adesione alla Task Force Edilizia Scolastica dell’Agenzia per la Coesione Territoriale attualmente non operativa presso la Regione che non l’ha mai richiesta. Si tratta di una struttura che promuove sinergie tra i vari soggetti coinvolti ai diversi livelli istituzionali per il superamento delle criticità che condizionano realizzazione e attuazione degli interventi.
Nel merito, si rileva che nelle ultime settimane la stampa locale e nazionale, nonché alcuni esponenti delle Istituzioni, hanno fatto riferimento ad alcuni dati contenuti nel XVI Rapporto sulla sicurezza delle scuole 2018 pubblicato da Cittadinanzattiva, concludendo che il Molise sarebbe la Regione che ha investito maggiori risorse economiche nell’edilizia scolastica. Al fine di ristabilire una corretta informazione, sono opportune alcune precisazioni.
I dati contenuti nel Rapporto sono stati forniti a Cittadinanzattiva a seguito di una richiesta massiva inviata a 106 Comuni e alle 2 Province, tramite lo strumento dell’istanza di accesso civico. Solo 24 comuni hanno risposto fornendo dati in merito a 29 edifici. Tutti gli altri hanno totalmente ignorato tale richiesta, in dispregio a quanto prevede la normativa sulla Trasparenza per la Pubblica Amministrazione. I dati pubblicati si riferiscono esclusivamente a quei 29 istituti che purtroppo rappresentano una percentuale esigua rispetto ai 365 istituti presenti sul territorio regionale.