Il presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura e il suo sodale avv. Salvatore di Pardo sono indagati dalla Procura della Repubblica di Bari per calunnia, dopo aver mentito di fronte ai magistrati.
L’ uno non può restare un minuto in più nella sua posizione di presidente di regione, l’altro, un avvocato indagato per aver detto il falso di fronte ai giudici, non dovrebbe più entrare in un aula di tribunale.
Se queste due condizioni non si realizzeranno vuol dire che in Molise non c’e’ solo la malavita organizzata, come certificato dalla relazione della DIA al Parlamento, ma esiste un sistema marcio e connivente composto da pezzi deviati dello Stato all’ interno delle forze dell’ordine e della magistratura, così come dimostrano gli altri fascicoli di indagine aperti dalla Procura di Bari.
L’ assenza di uno stato di diritto, così come da me ripetutamente denunciato, e la mancanza di oppositori politici e non a questo sistema, richiede una straordinaria assunzione di responsabilità’ da parte della gente perbene del Molise che dovrebbe mobilitarsi prima che sia troppo tardi per tutti.
Attendiamo con fiducia che a 24 ore dalla divulgazione della notizia le varie e inutili associazioni che si riempiono la bocca con le parole “legalita’” e “Antimafia” dicano finalmente qualcosa sullo scempio di avere un presidente di regione che mente di fronte ai magistrati.
Così come attendiamo una presa di posizione chiara da parte degli esponenti del M5S, di solito pronti a chiedere le dimissioni di tutti, anche di chi si è dimenticato di pagare una rata del mutuo…
sen. Ulisse Di Giacomo