Sbloccare la situazione di poco meno di 100 lavoratori collocati in mobilità e non ancora iscritti nelle liste, dunque impossibilitati a percepire la relativa indennità da parte dell’INPS: questo il principale motivo per il quale l’Assessore regionale al Lavoro, Michele Petraroia, ha convocato questa mattina il Tavolo di Partenariato, composto dalle organizzazioni sindacali più rappresentative, dall’Associazione Industriali del Molise, dalla Coldiretti, dalla Confederazione Nazionale Artigiani, dall’INPS Molise, dall’Agenzia Molise Lavoro, dai Dirigenti dei Servizi provinciali dedicati al Lavoro e dagli esperti di Italia Lavoro.
L’obiettivo, condiviso da tutti gli organi dello Stato coinvolti e dalle parti sociali, è stato quello di non penalizzare persone licenziate e in attesa di un giusto sostegno al reddito per un motivo prettamente tecnico legato alla decadenza normativa dei componenti la Commissione Regionale Tripartita, organo concertativo deputato alla presa visione, monitoraggio, valutazione e verifica rispetto alle linee programmatiche e alle politiche del lavoro assunte dalla Regione Molise, e la relativa sottocommissione deputata all’approvazione di tali liste.
Nel mentre la struttura assessorile sta provvedendo a ricostituire la Commissione Regionale Tripartita, individuando, sulla base del maggior grado di rappresentatività, i componenti che ne faranno parte per questa XI legislatura, la Regione ha proposto al Tavolo di partenariato l’opportunità di accelerare l’iter istruttorio attraverso un provvedimento dirigenziale con il quale, nelle more della ricomposizione della Commissione Tripartita, spetta al Direttore regionale del Servizio Politiche per l’Occupazione autorizzare le liste di mobilità. I membri del Tavolo hanno condiviso la proposta e, dal canto suo, il Direttore regionale del Servizio preposto ha assicurato che nel corso della settimana la struttura provvederà a formalizzare l’atto attraverso il quale i circa 100 lavoratori saranno inseriti nelle liste di mobilità.
Successivamente, la Regione Molise ha fornito un’informativa particolareggiata circa le azioni che sono in campo o che, a breve, partiranno, al fine di condividere con i presenti le scelte intraprese.
Riguardo l’Avviso pubblico per la Formazione Continua rivolta ai lavoratori dipendenti di aziende operanti nel territorio della Regione Molise, per il quale la Giunta regionale ha stanziato € 1.367.336, alla data del 31 ottobre 2013, termine entro il quale sarebbero dovuto arrivare le candidature, sono pervenute 85 proposte, di cui 43 relative ad aziende aventi sede legale nella provincia di Campobasso, 40 in quelle della provincia di Isernia e ulteriori due da parte di aziende aventi sede legale in altro territorio ma che operano in Molise.
Sul fronte Apprendistato professionalizzante, è in fase di pubblicazione sul portale istituzionale della Regione Molise l’offerta formativa contenente l’elenco dei corsi circa la formazione di base e trasversale per i lavoratori assunti con contratto di apprendistato, ai sensi del D.Lgs. 167/2011 e, al contempo, è in fase di emanazione la Direttiva per l’annualità 2014 riguardante coloro i quali sono stati assunti con contratto di apprendistato precedentemente all’entrata in vigore del Testo Unico in materia.
Infine, il Direttore del Servizio Politiche per l’Occupazione, Vincenzo Rossi, ha illustrato le ultime modifiche apportate alla Direttiva regionale di attuazione della Legge Regionale in materia di tirocini extracurriculari. Previste 4 tipologie di tirocinio: a) tirocinio formativo e di orientamento, finalizzato ad agevolare l’occupabilità dei giovani nel percorso di transizione tra scuola e lavoro, destinato ai soggetti che hanno conseguito un titolo di studio entro e non oltre 12 mesi; b) tirocinio di inserimento o reinserimento lavorativo, rivolto principalmente a disoccupati e inoccupati, la cui durata non potrà essere superiore ai 12 mesi; c) tirocinio in favore di persone svantaggiate o di disabili, la cui durata massima è pari a 12 mesi per i primi e 24 per i secondi; d) tirocini estivi di orientamento a favore di studenti regolarmente iscritti ad un ciclo di studi presso l’Università o un istituto scolastico di ogni ordine e grado oppure iscritti ad un percorso di istruzione o di formazione.
Particolare attenzione è stata posta dalla struttura regionale per i tirocini attivati in favore di cittadini comunitari e non appartenenti all’Unione Europea, per i quali la Direttiva precisa che la convenzione ed il progetto formativo dovranno prevedere, a carico del soggetto promotore, oltre agli obblighi assicurativi, anche quelli di fornire al tirocinante vitto e alloggio, oltre al pagamento di eventuali spese di viaggio per il rientro del tirocinante nel proprio paese d’origine. Prevista, inoltre, per incentivare un uso corretto del tirocinio quale misura formativa di politica attiva e valorizzarne l’istituto giuridico, la corresponsione al tirocinante di un’indennità di partecipazione da un minimo di 300 € ad un massimo di 600 € a seconda della tipologia di tirocinio stipulato e del monte ore di impegno stabilito.
“La Regione Molise – ha tenuto a precisare il Vicepresidente dell’Esecutivo regionale, Michele Petraroia, – è tra le amministrazioni regionali virtuose che, in Italia, hanno rispettato i tempi tecnici di adozione della legislazione regionale in materia di tirocini formativi, fissati dalla Conferenza Stato – Regioni, al 24 luglio 2013, e ora ci apprestiamo a varare la Direttiva che regolamenterà, in maniera più dettagliata, tale strumento, sulla scorta delle linee guida stabilite dall’Accordo Stato – Regioni nella seduta del 24 gennaio scorso”.
Infine, le organizzazioni sindacali hanno fatto emergere la necessità di istituire o formalizzare un organo deputato all’attestazione delle competenze e al monitoraggio del cosiddetto ‘libretto formativo’, anche a seguito dello svolgimento di un tirocinio, in vista soprattutto dello start and go del Piano “Garanzia Giovani” previsto dal 1° gennaio 2014 ed approvato, nei giorni scorsi, dalla Struttura di Missione istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (DL 76/2013), cui partecipano il Ministero e le sue agenzie tecniche, il MIUR, il MISE, l’INPS, il Dipartimento della Gioventù, le Regioni e Province Autonome, le Province, le Camere di Commercio.