Riflettendo sulla Shoah, Hanna Arendt scrisse che “…i vuoti di oblio non esistono. Nessuna cosa umana può essere cancellata completamente e al mondo c’è troppa gente perché certi fatti non si risappiano: qualcuno resterà sempre in vita per raccontare”.
Celebrare il “Giorno della memoria” vuol dire proprio questo, raccontare. Non sempre è facile, soprattutto quando il racconto è la storia di uomini, donne e bambini trucidati con fredda barbarie in modo sistematico. Soprattutto, non è facile quando questo racconto devi proporlo ai piccoli allievi delle scuole elementari e delle medie, ancora ignari della banalità del male… Per questo, ricordando i milioni di ebrei morti nell’indifferenza generale dei popoli europei, in questo giorno speciale, voglio porgere un sentito ringraziamento ai tanti docenti ed insegnanti molisani che stanno raccontando ai loro studenti il dramma della Shoah. Che mai le future generazioni abbiano a soffrire l’angoscia e la disperazione della violenza fredda e incomprensibile dello sterminio razziale…Poiché nessuna cosa umana può essere cancellata…
Shoah, mai le future generazioni abbiano a soffrire l’angoscia e la disperazione dello sterminio razziale
Commenti Facebook