Ieri a Campobasso una donna, madre di tre figli, è finita letteralmente in strada, nei prossimi giorni sono stati segnalati altre decine di sfratti. Se non è emergenza questa cosa si può definire tale? Se noi, tramite lo sportello casa dell’USB abbiamo intercettato quattro sfratti in due giorni, quanti vengono eseguiti nel silenzio totale? Chiediamo a gran voce la moratoria sugli sfratti, che la Giunta Regionale, la Regione Molise e la Prefettura di Campobasso attivino la “Commissione graduazione sfratti”, come prevista dalle legge 9/2007 art. 3 e che questa funga anche ad effettuare un monitoraggio volto a verificare l’esistenza di immobili pubblici, compresi quelli dei demanio civile e militare, attualmente inutilizzati, affinché vengano adibiti per fini abitativi e per affrontare la precarietà abitativa.
L’USB, denuncia l’intollerabile silenzio della regione e delle istituzioni, colpevolmente inadempienti ed inerti rispetto al dramma di intere famiglie di Campobasso e provincia costrette a subire, senza colpa, per la gravissima situazione economica in cui versano, la perdita del diritto alla casa.
E’ particolarmente deplorevole il comportamento della Regione che non solo a tutt’oggi non ha istituito il fondo per la morosità incolpevole, ma è restata sorda alle richieste da più parti sollevate di una moratoria degli sfratti. Non è più possibile delegare alle istituzioni caritatevoli la gestione della terribile situazione dell’emergenza abitativa della nostra provincia e dell’intera regione, oramai al collasso sul piano delle garanzie sociali e civili.
E’ indifferibile pertanto che la Regione adotti tutte le misure di carattere giuridico e amministrativo per alleviare, in materia di sfratti Iacp lo stato di terribile sofferenza delle fasce più deboli della popolazioni al fine di tutelare la loro dignità e l’insopprimibile e fondamentale diritto alla casa. La morosità nelle case popolari è in aumento? Certo che lo è, come era prevedibile e com’era stato denunciato sin dai tempi del varo dell’ultima legge regionale, che aveva comportato un aumento generalizzato dei canoni.
E ora la situazione è ulteriormente peggiorata, con lo Iacp di Campobasso che di fatto non intende neanche aprire un confronto con i sindacati degli inquilini.
Insomma, c’è la crisi che colpisce sempre più duro e non si trova di meglio che aumentare i canoni d’affitto nell’edilizia sociale, con l’unico e scontato risultato di far schizzare alle stelle il tasso di morosità. La situazione è molto più scomoda in quanto ci sembra riduttivo e semplicistico addossare la colpa della situazione agli abusivi o ai furbetti che non pagano il canone.
Chiediamo con forza che il Presidente Frattura e l’Assessore Petraroia assumano una posizione chiara-il silenzio-assenso non ci basta più-e compiano quegli atti necessari al fine di evitare che questi deplorevoli episodi diventino la normalità anche nella nostra realtà.
Associazione Inquilini e Abitanti – Sportello Casa di Campobasso
Marta Mazzoni