La lotta per i diritti civili degli afroamericani negli Stati Uniti in un racconto cinematografico, che è un messaggio di speranza, coraggio e forza. Selma – la strada per la libertà, narra i tre turbolenti mesi del 1965, durante i quali Martin Luther King condusse una pericolosa campagna per garantire il diritto al voto ai neri. L’epica marcia da Selma a Montgomery terminò con la firma del presidente Johnson del Voting Rights Act, una delle vittorie più importanti per il movimento dei diritti civili. Appuntamento per Martedì 7 Maggio, alle 17:00, località Terre Longhe, Piazza Giovanni Paolo II, Bojano. L’evento rientra nell’ambito del progetto Molise Noblesse, Movimento per la Grande Bellezza.
‘’Io ho un sogno!’’
Quanto sono importanti i diritti umani? E chi ha lottato per essi? Riflettere su ciò che è stato, è fondamentale per capire chi siamo. Nel 1965 il diritto di voto per la popolazione di colore è un sogno negato, specialmente negli stati del Sud, in uno stato come l’Alabama, dove la maggior parte delle persone sono bianche e razziste. Un sogno può cambiare il mondo. Abbiamo bisogno di ideali, miti ed eroi, che grazie alla volontà di cambiamento reale, hanno portato importanti vittorie. Diretto da Ava DuVernay, Selma – La strada per la libertà racconta di come, nella primavera del 1965, un gruppo di coraggiosi manifestanti, guidati da Martin Luther King, tentarono per tre volte di portare a termine un pacifico corteo in nome del fondamentale diritto al voto per i neri, che da Selma si concludeva a Montgomery; la drammatica serie di eventi ha cambiato il futuro degli Stati Uniti d’America, e la moderna concezione dei diritti civili. La marcia trionfale finale e l’approvazione del Voting Rights Act che ne conseguirono, sono diventati una parte indelebile della storia con conseguenze sulla vita dell’intera umanità.
L’evento è organizzato dal quotidiano internazionale UMDI UN MONDO D’ITALIANI diretto da Mina Cappussi, e dal Centro Studi Agorà per Molise Noblesse: il Movimento per la Grande Bellezza; in collaborazione con AITEF Onlus (Associazione Italiana Tutela Emigrati e Famiglie); Servizio Civile Nazionale; Matese Mountain Bike; Matese Arcobaleno; ADIFORM; Via Micaelica Molisana; Il Pentagramma Associazione Musicale; Comune di Bojano; Comune di Fornelli; Corredor Prouctivo; Associazione Onlus ‘’Il Trattutro’’ Campodipietra; Molise Club Melburne; Comune di Campodipietra; Comune di Cerro al Volturno; ASMEF; AICCRE Puglia; Pro Loco Cerrese 1982; Comune di Limosano; Società Bagnolese Vancouver; Borghi D’eccellenza; ASMEF. L’appuntamento Martedì 7 Maggio, ore 17:00, in località Terre Longhe, Piazza Giovanni Paolo II, a Bojano (CB). Sarà gratuito e aperto a tutti. Presentano il dibattito Grazia DE GREGORIO e Ilenia PERRELLA. Ufficio stampa Sabina IADAROLA e Grazia DE GREGORIO, segreteria Ilenia PERRELLA, grafica Francesco CICCONE, responsabile eventi Piermarino SPINA.
Pavimenteremo la nostra strada pietra dopo pietra.
Nel 1964 Martin Luther King, grazie al suo movimento pacifico per il riconoscimento dei diritti in favore degli afroamericani, vince il premio Nobel per la pace a Oslo. King viene ricevuto dal presidente Lyndon Johnson, a cui chiede di garantire il pieno diritto di voto ai cittadini neri. Tale diritto è fondamentale poiché ai neri è negato negli Stati del sud, in quanto essi non hanno alcun rappresentante nei seggi e nei tribunali; perciò subiscono attentati, pestaggi e minacce a sfondo razziale, e gli autori di tali delitti anche se arrestati, vengono spesso facilmente scagionati da tribunali presidiati da soli bianchi. Il presidente spiega a King che la sua richiesta è certamente giusta ma scomoda, e creerebbe dissenso con gli Stati del sud. King non si arrende e prosegue la sua lotta a Selma, in Alabama, stato governato dal razzista George Wallace. A seguito di una spedizione punitiva voluta dal governatore in risposta a una marcia non violenta, il giovane Jimmie Lee Jackson viene ucciso da un poliziotto mentre tentava di difendere il nonno.
Questo avvenimento sconvolge King, che organizza una marcia di protesta pacifica, a cui però non partecipa per motivi familiari. Durante la marcia coloro che vi partecipano vengono sopraffatti dalla polizia, che li sottopone a pestaggi. Questo gesto, mostrato in diretta nazionale, commuove gran parte dell’America. Nella seconda marcia si uniscono ai neri alcuni bianchi. A questo punto il presidente convoca Wallace per cercare di calmare le acque. Di fronte alle deboli motivazioni del governatore, il presidente, che non vuole venire giudicato male dalla Storia, decide di accettare la richiesta di King. Martin Luther King, vittorioso, vede il suo sogno realizzarsi e con il seguito di tutta l’Alabama marcia verso il Campidoglio, a Montgomery, dove terrà uno dei suoi discorsi più ricordati, consapevole dei rischi ai quali sta per esporsi.