Prima l’ipotesi del complottismo, poi il consueto richiamo agli sprechi, ai costi che si abbattono sulle spalle dei molisani con tutta la retorica di cui le opposizioni sono capaci.
Sulla modifica dello Statuto, abbiamo le idee chiare e queste non contemplano alcun costo aggiuntivo.
Non ci saranno benefit, indennità aggiuntive, segreterie particolari o staff per il secondo sottosegretario. E tutti i consiglieri di maggioranza, in qualità di consiglieri delegati, hanno scelto di rinunciare ad eventuali rimborsi su missioni istituzionali e ad ogni voce di costo ulteriore che avrebbe effetti sulle casse regionali.
Diversamente, invece, dalle scelte delle opposizioni che hanno deciso di portare alle urne per il referendum i molisani. Un colpaccio, ai danni dei cittadini, da 500mila euro.
Riteniamo occorra una operazione verità perché tutti siano informati correttamente di quanto avvenuto dopo l’approvazione in seconda lettura della modifica dello Statuto che ha introdotto, tra le altre cose, la figura del sottosegretario e dei consiglieri delegati.
Relativamente alla ipotesi di aver promulgato la legge di modifica dello Statuto regionale senza osservare la norma che ne dispone la pubblicazione per consentire la possibilità di referendum, è evidente che si sia trattato di un errore procedurale, già sanato e che lo stesso governatore ha dichiarato di voler approfondire in merito ad eventuali responsabilità.
Quindi, nessun complotto ordito ai danni dei molisani in spregio della democrazia e delle normative di cui qualche inquilino di Palazzo D’Aimmo, in crisi di astinenza da vetrina mediatica, ha maldestramente parlato.
Sull’opportunità di dotarsi di un secondo sottosegretario, fermo restando che è ipotesi prevista nello Statuto e che come tale potrebbe o meno verificarsi in caso dovesse manifestarsene la necessità – e noi riteniamo che si tratti di figura più che necessaria, viste le incombenze e gli impegni istituzionali ai quali la Regione Molise è chiamata a fare fronte -, occorre fare chiarezza e smontare tutto il castello fantasioso costruito dai solerti consiglieri di opposizione che gridano allo scandalo.
Lo ribadiamo: sia per il sottosegretario sia per i consiglieri regionali delegati non saranno erogati alcun compenso aggiuntivo, alcuna indennità ulteriore, alcun benefit o rimborso spese, alcun onere per una eventuale segreteria o staff di diretta collaborazione.
Una operazione a costo zero, checché ne dica qualcuno. E tutti i consiglieri di maggioranza si sono espressi in tal senso, senza aver bisogno di telecamere o microfoni aperti.
Il secondo sottosegretario, i consiglieri delegati non avranno costi aggiuntivi.
Il referendum promosso dalle minoranze invece sì. Ed è questa l’unica verità che però è stata taciuta.
I consiglieri regionali di maggioranza