Scrivere d’amore per restare in connessione con il mondo. Al via l’ottava edizione di Scrittodicuore

Torna l’appuntamento con il concorso nazionale di scrittura rivolto ai detenuti degli Istituti carcerari di tutto il territorio nazionale. L’iniziativa del Comune di Campobasso e dell’Unione Lettori Italiani nell’ambito di Ti racconto un libro

La lettera nel sistema carcerario è un importante strumento di contatto con l’esterno. Un modo per sentirsi ancora parte del mondo, nella speranza di esserne accolti nuovamente. Ecco perché l’Unione Lettori Italiani e il Comune di Campobasso rinnovano il proprio impegno per Scrittodicuore, il concorso nazionale di scrittura che ha l’obiettivo di far emergere l’affettività dei detenuti che da sempre trova nella
scrittura la migliore forma di espressione.

Il concorso, destinato ai detenuti degli Istituti carcerari di tutto il territorio nazionale, è realizzato con la direzione artistica di Brunella Santoli, la collaborazione della Direzione della Casa Circondariale di Campobasso e il patrocinio della Provincia di Campobasso nell’ambito di Ti racconto un libro laboratorio permanente sulla lettura e sulla narrazione 2024.

Giunto all’ottava edizione, Scrittodicuore invita i partecipanti a scrivere una lettera “scritta di cuore”, che sarà valutata da due giurie. La Giuria Tecnica, composta da scrittori di primo piano nel panorama narrativo e giornalistico italiano, e da una Giuria Giovani, composta da selezionati e motivati lettori di età non superiore ai 35 anni, che segnalerà la lettera d’amore ritenuta più meritevole.

Alcune lettere delle edizioni precedenti quest’anno sono state raccolte in libro, fortemente voluto e sostenuto dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Campobasso, e che presto sarà presentato al pubblico. Si tratta di un prezioso scrigno di sentimenti e di parole che raccontano l’invisibile e che danno voce, a volte con pudore altre con rabbia, ad un’importante fetta di società che spesso viene dimenticata perché reclusa negli istituti carcerari.

Dallo scorso anno, il concorso è intitolato allo scrittore Pino Roveredo, tra i più importanti esponenti della letteratura italiana contemporanea, nonché membro storico della Giuria tecnica del premio, prematuramente scomparso. Da sempre convinta che la lettura e la scrittura abbiano un ruolo fondamentale nella costruzione di una società giusta e attenta alle necessità sociali, l’Unione Lettori Italiani di Campobasso
riconferma il suo impegno negli istituti carcerari, luoghi in cui il tempo e lo spazio in cui vivere i sentimenti confluiscono marcatamente nell’interiorità del singolo. Scrittodicuore diventa quindi un modo per riportare il calore della condivisione all’interno del carcere dove la scrittura diventa un importante strumento di contatto indiretto con l’esterno, veicolo fiduciario di una riflessione rispetto a sé stessi e rispetto agli “oggetti” d’amore.

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