Farà molto discutere la nuova inchiesta del network giornalistico internazionale International consortium of investigative journalists, che porta alla luce i nomi dei clienti (tra cui circa settemila italiani) che negli anni hanno depositato oltre 100 miliardi di euro in Svizzera. Altro non è che il secondo capitolo delle indagini partite dalla famigerata “lista Falciani”, l’elenco che è stato passato alle autorità competenti da un ex dipendente della banca Hsbc. Tanti i nomi noti, perché la lista comprende 81.458 conti di 106.458 clienti di 200 Paesi: lo stilista Valentino, Flavio Briatore, Valentino Rossi, re Abdallah di Giordania, il re del Marocco Mohamed VI, Tina Turner, Diego Forlan, Fernando Alonso, Phil Collins.
Le indagini tra Parigi, Washington, Bruxelles e Ginevra avrebbero svelato un vasto sistema di evasione fiscale (tutto da dimostrare ancora) accettato e incoraggiato dalla banca britannica Hsbc, secondo gruppo bancario mondiale, attraverso la sua filiale svizzera HSBC Private Bank: 180,6 miliardi di euro sarebbero transitati, a Ginevra, sui conti HSBC di oltre 100.000 clienti e di 20.000 società offshore, fra il 9 novembre 2006 e il 31 marzo 2007. L’ex dipendente della banca Hervé Falciani aveva in passato consegnato alle autorità francesi una lista con circa 3.000 nomi di evasori fiscali francesi. Le nuove rivelazioni riguarderebbero tutte le persone coinvolte dal sistema. Per numero di clienti (7.499) l’Italia è al quinto posto nella classifica dei Paesi che più hanno fatto ricorso ai servizi della Hsbc. Al primo posto c’è la Svizzera (11.235 clienti), seguita da Francia (9.187), Regno Unito (8.848) e Brasile (8.667). Dalla banca Hsbc arrivano le ammissioni di alcuni comportamenti irregolari da parte della filiale svizzera, ma sostengono che per molti anni dopo l’acquisto nel 1999 la Hsbc Private Bank di Ginevra è rimasta sostanzialmente indipendente all’interno del gruppo, e non vi erano controlli accurati. Secondo l’inchiesta, i funzionari della filiale svizzera Hsbc erano soliti contattare solo coloro che avevano patrimoni superiori a un minimo di un milione di euro, proponendo loro di far girare e nascondere il denaro attraverso società fantasma situate a Panama o alle Isole vergini britanniche. Il settimanale L’Espresso ha annunciato che venerdì prossimo pubblicherà un’inchiesta su tutti i nostri connazionali presenti negli elenchi.