Alcuni giorni fa il Consigliere regionale in quota Sel, Domenico Ioffredi, attraverso una nota stampa al vetriolo, accusava la mancata operosità dei coordinatori del suo partito a livello regioanle, accusandoli di aver lasciato lentamente “morire” le attività territoriali, fino a chiudre anche le sedi. Tra le colpe del Segretario Gigino D’Angelo, quella di concentrarsi ad essere indignato a tempo pieno e politico a tempo perso.Non si è fatta attendere la risposta del partito che per bocca di Sara Ferri ha replicato a Ioffredi: “Sconcertata dalle dichiarazioni del consigliere regionale Domenico Ioffredi in merito alla partecipazione degli esponenti molisani di Sel a Human Factor, la convention milanese prevista per i prossimi 23-25 gennaio, non posso, in quanto dirigente del partito sin dalla sua nascita, non prendere carta e penna per arginare il ridicolo e goffo tentativo di chi vorrebbe infangare l’impegno, la dedizione e l’assoluta disponibilità di tante e tanti compagni. Se in altre occasioni ho preferito tacere al cospetto delle dichiarazioni pubbliche del consigliere, ora non rinuncerò al diritto di replica.Venerdì scorso si è tenuta un’assemblea pubblica di iscritte/i e simpatizzanti, al fine di garantire nel migliore dei modi la più ampia partecipazione, soprattutto dei più giovani, all’evento milanese. A tal proposito, il segretario regionale di Sel Gigino D’Angelo ha proposto la possibilità del rimborso totale o parziale del viaggio (in relazione alle adesioni) per i partecipanti iscritti al partito. Questa è l’ unica verità. Tutto il resto è falsa informazione.La riunione ha visto la partecipazione anche di simpatizzanti interessati a capire cosa si muove a sinistra, cosa del tutto positiva che dimostra interesse verso di noi.Il consigliere Ioffredi, che percepisce una lauta prebenda mensile, sa che molte compagne e compagni sono impossibilitati a partecipare a questaimportante iniziativa per motivi economici?I dirigenti di Sel Molise sono tutte e tutti volontari, che non beneficiano dunque né di indennità né di gettoni di presenza: siamo animati soltanto dalla passione politica.In più occasioni Ioffredi ha tentato di offuscare l’onestà politica e intellettuale della nostra comunità, confermando di non essere altro che un pesce fuor d’acqua, essendo sordo rispetto agli obiettivi condivisi dalla base, alla speranza di cambiamento e all’impegno appassionante di tutte e tutti coloro che credono nella buona politica, quella con P maiuscola, quella che ti porta a rifiutare un posto da portaborse, non compromettendo comunque la libertà di sognare una società migliore”.
Prosegue dunque la querelle interna al partito di Vendola che ormai in Molise vedi scontri quotidiani tra membri del Direttivo e rappresentanti nelle istituzioni.