Una platea interessata ed attenta ha gremito la sala Pace e Bene del Convento dei Padri Cappuccini di Sant’Elia a Pianisi, in occasione del convegno sul Brigantaggio, aperto con una canzone a tema, composta dal giovane cantautore, Luigi Farinaccio “New York è più vicina di Torino”. L’iniziativa, organizzata sabato 11 settembre dalla Pro loco planisina, con il patrocinio dell’Assessorato alle Politiche Agricole, è stata una significativa occasione per ripercorrere alcuni momenti storici fondamentali del periodo in questione e per approfondire la conoscenza dei concatenati aspetti politici, sociali e religiosi. Nonostante si siano susseguiti diversi relatori nel corso dell’incontro, durato circa tre ore, i numerosi partecipanti sono rimasti incollati alle sedie fino alla conclusione, ancheincuriositi e, a tratti disorientati, dagli inquietanti, crudi e raccapriccianti accadimenti sull’Unità d’Italia, così come raccontati dalgiornalista e scrittorePino Aprile.
Il convegno, moderato da Maria Saveria Reale,ha rappresentato un ottimo spunto per tornare su tematiche della “Questione meridionale”, riproposte dal noto autore di Terroni; testoc he, uscito nel 2010 è diventato un vero e proprio caso editoriale, per mesi in vetta alle classifiche. Grazie anche al successivo bestsellerGiù al Sud e al pamphlet Mai più terroni, Aprile è diventato,infatti,lo scrittore “meridionalista” più seguito in Italia. Tra i riconoscimenti ricevuti, il Premio Carlo Levi nel 2010, il Rhegium Julii nello stesso anno e il Premio Caccuri nel 2012.
Molto apprezzato, dopo i saluti istituzionali dei sindaci di Sant’Elia a Pianisi e Pietracatella, anche l’intervento del professore De Crescenzo, scrittore, storico e presidente del Movimento Neoborbonico, da sempre impegnato in prima linea “nell’aspra battaglia contro la menzogna storica” e nella divulgazione di molte verità nascoste a proposito delle condizioni del Regno delle Due Sicilie e del processo di unificazione. Dettagliata, realistica e coinvolgente la relazione della professoressa del Liceo Scientifico di Campobasso, Simonetta Tassinari, che si è soffermata sul ruolo delle Brigantesse, testimoni e, insieme, protagoniste di un’epoca complessa che le ha viste combattere al fianco dei loro uomini contro l’invasione piemontese.
Legata al periodo pre e post Unitario, la figura di Padre Raffaele Petruccelli di Sant’Elia a Pianisi, della cui levatura spirituale ha parlato lo studioso Padre Emidio Cappabianca, che sin dal 2011 ha condiviso l’idea di dedicare una manifestazione al Monaco Santo per ricordare l’episodio – tramandato di generazione in generazione e riportato nel testo di Padre Alessandro da Ripabottoni – del brigante salvato per sua intercessione dalla pena capitale.Frutto di accurata ricerca, l’intervento di Padre Timoteo D’Addario, che ha illustratola difficile e diretta esperienza del frate santeliano in seguito alla chiusura di molti Conventi francescani molisani, campani e pugliesi.
Una valida occasione per proporre riflessioni, parallelismi con il periodo attuale, caratterizzato,come allora,da una profonda e generale crisi economico-sociale, aggravata dallo spopolamento, dal calo delle nascite, dagli evidenti problemi di natura economica, che penalizzano la crescita e la ripresa del territorio, lo svolgimento delle attività locali, in riferimento a Sant’Elia a Pianisi prevalentemente agricole; dalla carenza di risposte occupazionali a causa di un ormai instabile e fragile assetto.
Alla luce di un percepibile raffronto tra i due periodi di gravi criticità, è emerso di fondamentale importanza, come ribadito dall’assessore alle Politiche Agricole, Vittorino Facciolla, il concetto di “inclusione sociale”, che, nella sua innovativa accezione, mira a fornire impulsi allo sviluppo del futuro periodo di programmazione a livello nazionale ed europeo, al fine di promuovere una società più inclusiva, prospettando adeguate soluzioni dirette aporre un freno al preoccupante fenomeno dello spopolamento, i cui dati sono stati diffusi dallo Svimezdopo aver effettuato a riguardo approfonditi studi. Occorre agire ed investire sull’elemento umano, vincolandolo al territorio, puntando anche sulla valorizzazione e potenziamento delle peculiarità e tipicità che contraddistinguono o diversificano una zona dall’altra, prospettando la possibilità di intensificare i collegamenti tra prodotti agricoli locali, turismo e filiere alimentari. Azioni ed interventi che mirano anche alla riduzione della povertà, allo sviluppo locale nelle zone rurali e che offrono una rosa di opportunità per migliorare la vivibilità anche nei piccoli centri come Sant’Elia a Pianisi, che dai 2200 abitanti nel 2009 conta attualmente 1800 anime.
Soddisfazione è stata espressa dalla Pro loco per l’iniziativa che ha raccolto molti consensi anche da persone provenienti da fuori. L’obiettivo prioritario è stato quello di dare avvio al Progetto: “La presenza del Monaco Santo nelle vicende del Brigantaggio”, in preparazione al Bicentenario della sua nascita e in attesa della conclusione del processo di venerabilità, con l’intento di coinvolgere esperti, professionisti e cultori nell’ambito di un’azione concreta che, rivalutando le peculiarità del paese planisino e salvaguardando il patrimonio culturale, storico, artistico, architettonico e gastronomico, guardi alla crescita promozionale-turistica del territorio, arrestata,negli ultimi decenni, da una serie di concause in maniera molto evidente.
Sant’Elia a pianisi: Dal convegno sul Brigantaggio prospettive concrete per un progetto che guarda alla ripresa del territorio
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