Ho la sensazione che il Molise sia alla deriva, allo sfascio, con un futuro molto incerto, probabilmente disperato. Mi sembra sempre più un territorio dove molti di coloro che decidono e comandano nelle istituzioni pubbliche, a qualsiasi livello e a vario titolo, hanno smarrito il senso del bene comune. Talora per negligenza, a volte per incapacità, molto spesso per immoralità. Manca in molti l’etica della preservazione, della difesa dei più deboli, del bene collettivo. Sono sempre meno gli onesti e sempre più numerosi coloro che insediatesi nei posti di comando, spesso grazie a raccomandazioni, ambiscono solo a esercitare il potere, acquisire privilegi per sé, per la famiglia, per i loro amici e parenti, secondo metodi che poco hanno a che vedere con una società civile, moderna e democratica. Questi sono segnali gravi e inquietanti che denunciano un imbarbarimento della civiltà politica a cui la gente, purtroppo, si sta via via abituando. Questa inerzia inibisce ogni volontà di rinascita morale e civile di cui il Molise, e l’Italia stessa, avrebbe assoluto bisogno. Questa premessa mi serve per dire che sostengo con tutte le mie forze la manifestazione in difesa della sanità pubblica che si terrà a Campobasso il 18 maggio semplicemente perché mentre aspettiamo che la politica decida, la gente muore, le barelle invadono i reparti, le Tac non funzionano per mancanza di personale, molti settori restano monumenti allo spreco, gli operatori negli ospedali e sul territorio sono demotivati e sottoposti a turni di lavoro a dir poco massacranti. La situazione generale è tragica ed occorre trovare al più presto una soluzione almeno per gli standard minimi di sopravvivenza. Il resto è solo noia e chiacchiere che ormai non interessano più a nessuno. Spero e mi auguro che questa protesta scuota gli animi e faccia riflettere sul tema con maggiore attenzione verso i più deboli ed indifesi!
(VINCENZO MUSACCHIO)