Una giornata impegnativa per la querelle “sanità molisana”, dopo la denuncia dell’ex Presidente Iorio, in merito al blocco turn over delle figure sanitarie che ci sarà a partire dal 1° maggio, alla replica del Presidente Frattura, commissario ad acta per la sanità, coadiuvato dal subcommissario Di Martino, dal dg salute D’Innocenzo e dal nuovo direttore generale Asrem Sosto. “Meno male che da lunedì l’Asrem avrà un nuovo Direttore Generale”, questa la frase ricorrente durante la conferenza stampa di oggi. Il blocco del turn over non ci sarà, anche se manca una risoluzione vera e propria, in quanto è stato chiesto proprio al personale sanitario, un ulteriore sacrificio, per dare tempo al nuovo DG Asrem di studiare la situazione molisana. Rimandate a Iorio, le accuse, in quanto dice Frattura “ in sei anni abbiamo contratto 600milioni di euro di debito sanitario, grazie a Iorio e Di Giacomo – afferma Frattura – noi stiamo cercando soluzioni e programmazione per intervenire sulle criticità“. L’ex presidente Iorio fa sapere che è stato inviato un esposto alle Procure proprio in merito al blocco del turn over, dopo che la Regione non avrebbe dato risposta all’Asrem, ma il Presidente Frattura spiega che di tale documento non è stata trovata, almeno fino ad oggi, traccia in protocollo regionale. Ma comunque la regione ha già chiesto al Governo centrale 65 deroghe per figure professionali, 23 per il Cardarelli, 22 per il Veneziale e 20 per il San Timoteo.
“L’ipotesi risolutiva, ammesso che medici, anestesisti e infermieri non alzino barricate ma siano disponibili ad un ulteriore sacrificio, – continua Frattura – è contenuta nella Legge di Stabilità 2016 che all’articolo 1, comma 542 della legge n. 208/2015 prevede forme di lavoro flessibile , e sempre qualora il rispetto delle disposizioni dell’Unione Europea in materia di articolazione dell’orario di lavoro contrasti con l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza. La regione non può deliberare una deroga alle assunzioni, le abbiamo chieste come già detto, ma è un capitolo che spetta al Governo centrale di deliberare”. (MDL)