Il centrosinistra, senza nessuna remora nei confronti degli obblighi morali assunti in primis con i cittadini molisani, ha abrogato la norma che costituiva l’ultimo ostacolo all’approvazione dei Piani Operativi di cui si sta discutendo al Tavolo Tecnico a Roma. E lo ha fatto di notte tempo.
Tradendo non solo l’impegno assunto, da molti mesi e in varie occasioni, in Consiglio regionale ma innanzi tutto tradendo i comitati che avevano richiesto un più vasto dibattito sulla riforma sanitaria per esprimere una volontà legislativa di ampio respiro che potesse costituire un freno alla deriva autoritaria di questa fase di commissariamento del settore.
Il centrosinistra invece ha deciso di approvare, alle quattro del mattino, un maxiemendamento per dare il via libera, e senza condizioni, al commissario Frattura.
Con questa approvazione, da questo momento, sono resi nulli tutti i ricorsi amministrativi presentati al Tar Molise dai vari comitati.
Inoltre questo provvedimento segna la decadenza di tutte le difese legislative della Regione Molise in tema di sanità.
Prima il decreto Balduzzi, ora la furbata del maxiemendamento del centrosinistra molisano, testimoniano l’inesistenza, o meglio l’INUTILITA’ dell’autonomia legislativa di questa Regione che, rimettendo le decisioni in tema di sanità alle scelte ragionieristiche dei burocrati sottraendole alla politica, dimostrano come ormai la sanità e la sua riforma sia dettata solo da un insieme di numeri e non dalle esigenze dei cittadini e dai diritti costituzionalmente garantiti.
Michele Iorio