Smontato un altro tassello della sanità’ pubblica: con un sotterfugio degno di un prestigiatore, l’ architetto di paese chiude la Chirurgia Vascolare del Cardarelli e la regala alla Cattolica, spacciando l’operazione come “integrazione pubblico-privato”. Si tratta naturalmente di un decreto farlocco, al di fuori dei Piani Operativi e carico di gravi inadempienze. A parte i possibili rischi ai quali vengono esposti i pazienti ( che in caso di urgenza dovrebbero prima recarsi al Pronto Soccorso di un ospedale pubblico e da qui verrebbero trasferiti alla Cattolica, dal momento che quest’ ultima non dispone di Pronto Soccorso, con grave ritardo nei tempi di intervento ), le perplessità sono tante: – I DRG rimarranno pubblici oppure si aggiungeranno alla cifra già’ pagata alla Cattolica?
Nel caso sorgessero problemi, chi ne risponderebbe? E ancora, il personale della ex U.O. Di Chirurgia Vascolare del Cardarelli, in carico al pubblico, che fine farà’? Ma dopo questo capolavoro, in paginate gentilmente offerte dalla stampa locale ormai ufficialmente prona, Frattura si lancia nel suo pezzo forte: gli impegni verso i cittadini. “All’ inizio del 2017 sbloccheremo il turn over nella sanità e assumeremo personale” Nulla di più falso. Secondo la legge di stabilita’ 2016 il Molise, come le altre Regioni, può’ solo prorogare gli incarichi a tempo determinato, per evitare il collasso completo del settore, e indire concorsi a tempo indeterminato a due condizioni:
Nella percentuale del 10% del personale attualmente in attività ( ridotto all’ osso da Frattura ). Attivare concorsi riservati al personale che abbia una anzianità’ di almeno tre anni nel settore di competenza.
Quindi nessuna nuova assunzione, ma solo qualche concorso interno. Come al solito chiacchiere al vento e fumo negli occhi dei molisani, anche per mascherare la batosta elettorale rimediata ad Isernia e Agnone.
Sen. Ulisse di Giacomo