Sanità/ Conflitto di competenza tra Giustini, Regione e Asrem

In riferimento all’imminente scadenza del termine per la presentazione di Progetti per il potenziamento della rete ospedaliera per l’emergenza sanitaria COVID-19 da parte delle Regioni, e vista la Circolare del Ministero della Salute Prot. n. 0011254 del 29 maggio 2020 DG- PROG.S-P, si sollecita ogni utile chiarimento ai sensi e per gli effetti previsti dalle vigenti normative costituzionali, legislative, amministrative e regolamentari nazionali, teso a porre termine al conflitto di competenza generatosi tra il Commissario ad Acta Gen. Angelo Giustini, la Regione Molise e l’Azienda Sanitaria ASREM.

La mancata erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza ai cittadini molisani – si legge in una nota dell’Associazione Tedeschi – è stata posta formalmente all’attenzione del Ministero della Salute e della Presidenza del Consiglio dei Ministri con nota del 29.04.2020 prot n. 0025006 rimasta ad oggi priva di riscontro. Fin dai primi giorni di marzo a seguito della chiusura dell’Ospedale San Timoteo di Termoli (CB) insieme ad un’ampia rete di amministrazioni comunali (n.100), forze sociali e politiche, associazioni e comitati, sono state inoltrate all’attenzione del Governo Nazionale una serie di sollecitazioni tese a superare la contrapposizione normativa tra le competenze del Commissario ad Acta e quelle della Regione Molise affiancata dallo Stato nella gestione del sistema sanitario il 30 marzo 2007 e commissariata dal 29 luglio 2009.

Pur comprendendo le molteplici impellenze di altre aree nazionali colpite duramente dal COVID-19, – continua la nota – sorprende il totale immobilismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute sulla situazione emergenziale in cui versa la sanità molisana a causa della vacatio normativa che accentua il conflitto di competenze tra Commissario ad Acta, Regione Molise ed Asrem. Ciò che però non può rimanere sotto silenzio è il rischio di un’ulteriore esclusione del Molise dall’accesso ai fondi nazionali per il potenziamento della rete sanitaria ospedaliera e territoriale, dall’immissione in ruolo di personale medico specializzato, tecnici di laboratorio, infermieri e operatori sanitari, con contratti a tempo indeterminato, e dall’acquisto di attrezzature innovative per i Medici di Famiglia, per le postazioni del 118 e per Distretti Sanitari, Case della Salute e strutture ospedaliere.

Se a pochi giorni dalla scadenza del termine fissato dalla Circolare del MDS del 29.5.2020 in Molise persiste lo scontro tra Commissario ad Acta, Regione Molise e ASREM sulla proposta da inoltrare, sorge il dubbio che tale confusione sia funzionale a tutti coloro che osteggiano il potenziamento del sistema sanitario pubblico e che nel periodo di affiancamento / commissariamento statale 2007-2020 hanno contribuito a indebolire la sanità pubblica con scelte opinabili che non hanno eliminato il disavanzo finanziario, hanno spostato posti letto, esami diagnostici e attività ambulatoriali verso le strutture private, e non hanno garantito i Livelli Essenziali di Assistenza ai cittadini.

Si tratta di capire – conclude la nota – se il mancato riscontro alle sollecitazioni sottoscritte da n.100 Sindaci, forze politiche e sociali, associazioni e comitati, si ponga in linea con le scelte dei Governi succedutisi dal 2007 al 2020 o se al contrario sia addebitabile all’eccesso di pressione esercitato dalla pandemia sul Ministero della Salute. Qualunque sia la motivazione è arrivato il momento di non far proseguire oltre un conflitto, vero o presunto, che umilia un’intera Regione e penalizza ingiustamente tutta la popolazione molisana per chiare e precise responsabilità dello Stato.

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