Negli ultimi giorni sono giunte notizie positive, e cariche di speranza, dal Presidente Frattura per la sanità molisana. Una prima notizia: assegnazione al Molise, ad parte di tutte le Regioni, di un contributo di solidarietà di 30 milioni di euro per far fronte al servizio sanitario regionale, contributo riconosciuto, in maniera decrescente, anche per gli anni a seguire fino al 2018. Altra notizia ancor più positiva: lo sblocco del turnover, da tutti molto atteso e sperato, e dal Comitato San Timoteo sempre sollecitata indicandola quale elemento di massima criticità per fornire e garantire un servizio sanitario efficiente ed efficace.
Il Presidente Frattura dopo la Conferenza delle Regioni ha annunciato: approvato l’emendamento (proposto dal Molise) di deroga al blocco del turnover in sanità, ed inserito nel maxiemendamento che la Conferenza delle Regioni presenta al ddl Stabilità 2016.
Con l’approvazione del Parlamento del maxiemendamento, sarà possibile rinnovare i contratti a tempo determinato di prossima scadenza, 31 dicembre, del personale sanitario precario attualmente in servizio. Con ciò si evita l’aggravarsi dei disagi al personale in servizio e i disservizi ai cittadini, finora generati dal blocco del turnover, dovuto al piano di rientro del deficit sanitario, a cui il Molise è sottoposto dal 2007. Inoltre, sarà possibile migliorare i livelli essenziale di assistenza.
Con i primi 30 milioni, aggiunti ai 40 milioni assegnati al Molise, in forma straordinaria, con la legge stabilità del 2015, e agli ulteriori 80 milioni incassati per la premialità degli anni precedenti, si potrà sperare in un cambio di verso anche per la sanità molisana. Si potrà, finalmente, affrontare e aggredire il deficit maturato sin dal 2007, e con una oculata programmazione si potrà iniziare il percorso necessario per uscire, quanto prima possibile, dal piano di rientro, quindi dal commissariamento.
A questi risultati, credo, si è giunti non tanto e solo per il buon rapporto personale e/o affinità politica tra il Presidente Frattura e il Presidente Matteo Renzi, ma soprattutto per la condivisione da parte della struttura commissariale, nel Programma Operativo 2015-2018, dei suggerimenti, indirizzi e quant’altro i tecnici ministeriali, appartenenti al tavolo tecnico di verifica dei piani di rientro, hanno prodotto.
Questi ultimi atti di solidarietà a favore del Molise, appaiano come un’altra, e forse ultima, apertura di credito per il Molise. Spetta ora all’intera classe dirigente molisana dimostrare massimo impegno e unità di intenti per dare concrete risposte, con l’unico obiettivo: la tutela della salute dei cittadini.
E’ giunto il momento di illustrare e far conoscere, a tutti, il P.O. 2015-2018, quindi redigere ed approvare un nuovo piano socio-sanitario regionale, che tiene conto della peculiarità e delle esigenze dei vari territori, potenziando la medicina territoriale, creando un sistema ospedaliero a rete senza duplicati,con l’integrazione delle strutture pubbliche e private, in forma complementare, salvaguardando e potenziando le “eccellenze” presenti.
Al Consiglio Regionale, pur essendo commissariato, spetta un ruolo essenziale indicando le scelte e linee programmatiche, che il Commissario-Presidente Frattura dovrà tener conto nella redazione e attuazione degli atti amministrativi.