La corsia preferenziale in cui si è incamminata la sanità molisana a Roma è una vergogna. Un obbrobrio sia dal punto di vista legislativo che costituzionale. La Commissione Bilancio alla Camera sta per dare il via libera al Piano Operativo Sanitario approvando un emendamento che cancellerà per sempre l’autonomia della Regione Molise in materia. La conseguenza dell’approvazione, infatti, sarà l’impedimento per il Consiglio regionale del Molise ad apportare qualunque modifica futura al Piano approvato da Frattura che annienta completamente la sanità locale rendendo ancora più difficile le deroghe al Decreto Balduzzi.
E il presidente della Regione, in maniera inaudita, invece di difendere il suo territorio e i suoi cittadini, continua imperterrito nella sua mission di yes man governativo plaudendo ad un simile scempio i cui effetti devastanti li vivranno i cittadini molisani sulla propria pelle in futuro. Questa è un’emergenza legislativa, costituzionale e sociale che non DEVE AVERE COLORE POLITICO. Occorre adesso più che mai fare fronte comune a Roma per tutelare il Molise e i suoi abitanti.
Mi sono affrettato perciò a chiamare l’onorevole Raffaele Fitto perché i parlamentari di Direzione Italia intervengano per bloccare questa strage anche se, a quanto pare, il relatore (espressione del governo) sembra irremovibile.
Ho sollecitato anche l’onorevole Danilo Leva di Mdp che ha garantito il suo intervento.
Lancio un appello anche allo stesso Partito Democratico molisano perché intervenga su Roma se non vuole accollarsi l’enorme responsabilità di aver distrutto per sempre e in maniera perenne la sanità molisana.
Michele Iorio