Con decreto cautelare n. 158/2015, depositata in data odierna 3 novembre 2015, il Tar Molise, in persona del Presidente, ha disposto la sospensione cautelare provvisoria degli atti istitutivi della tartufaia controllata nel territorio del Comune di San Pietro Avellana (IS). I giudici amministrativi hanno, dunque, accolto inaudita altera parte l’istanza dell’avv. Massimo Romano, che difende diverse associazioni micologiche e decine di “cavatori”, sia abruzzesi che molisani, ravvisando il pericolo di un “danno grave ed irreparabile” derivante dal divieto di raccolta del prezioso tubero nelle aree ricomprese nella tartufaia costituita.
Via libera, pertanto, alla libera attività di ricerca del tartufo, almeno fino al 3 dicembre, quando il Tribunale amministrativo si pronuncerà in camera di consiglio in composizione collegiale. Il pronunciamento riveste particolare importanza in quanto risulta che siano decine le richieste pendenti di altrettanti comuni che hanno richiesto di istituire, sui propri terreni, tartufaie controllate proprio per limitare l’affluenza di cavatori non residenti.
Soddisfazione è stata espressa dall’avvocato Massimo Romano, che già in passato aveva patrocinato diverse battaglie giudiziarie nell’interesse di numerose associazioni di tartufai sempre contro il Comune di San Pietro Avellana.
San Pietro Avellana, il Tar sospende gli atti della tartufaia controllata
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