Erano quasi le 19 di mercoledì quando una telefonata allarmata giunge al 112 di Via Brasile di Termoli, una giovane donna chiede aiuto per essere stata picchiata dal compagno, aggiungendo di essere in stato interessante.
Immediato l’intervento di una “Gazzella” della Sezione Radiomobile che pochi minuti dopo giunge a san Giacomo degli Schiavoni e trova la donna, in preda al panico, che attendeva i Carabinieri in auto sotto casa.
Dopo un iniziale racconto della donna, giunge in strada il compagno che, da subito, inizia ad inveire contro i due Carabinieri, i quali vanamente tentano di riportarlo alla ragione.
L’equipaggio, al fine di evitare che la situazione degenerasse, chiede manforte e sul posto viene inviata un’altra pattuglia dell’Arma e una volante del Commissariato di P.S. di Termoli, nonché i sanitari del 118 per le prime cure alla giovane donna, che presentava alcune tumefazioni al volto.
Non sono sembrati sufficienti gli interventi, atteso che l’uomo, in evidente stato di agitazione, tenta di colpire più volte i due Carabinieri, riuscendo nel suo intento in diverse occasioni e in una delle quali attinge con una testata il volto uno dei militari che riporta lesioni personali. Le successive cure dei sanitari cui il Carabiniere si vedeva costretto a ricorrere, scongiuravano fratture ma prognosticavano iniziali quindici giorni di terapie.
Con il risolutivo ausilio delle pattuglie intervenute, ed in particolare modo della Volante del Commissariato, cui vanno i ringraziamenti del Comando Compagnia di Termoli per la sinergia messa in campo quotidianamente, si riusciva a bloccare l’uomo e condurlo negli uffici della caserma di Via Brasile.
Dopo i primi accertamenti, il 42enne, già noto alle forze dell’ordine, è stato tratto in arresto per i reati di violenza e resistenza a P.U., nonché lesioni personali e danneggiamento, per aver mandato in frantumi il fanale del mezzo di servizio dei Carabinieri, colpendolo con diversi calci.
L’uomo, tradotto nel pomeriggio di giovedì dinanzi al Giudice del Tribunale di Larino per la celebrazione del rito direttissimo, durante il quale è stato convalidato l’arresto e disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.
La giovane compagna, invece, trasportata a mezzo autolettiga al pronto soccorso del San Timoteo di Termoli, nonostante lo stato di gravidanza, non riportava lesioni gravi.