Corrado Zara, sindaco di San Felice del Molise replica alle accuse mosse dalla consigliera di opposizione Redatta. “A leggere le parole scritte dalla capogruppo di Minoranza, ho l’impressione che sia il delirio di una persona che ancora non ha capito che due anni e mezzo fa ha perso, ripeto ha perso le elezioni! perché evidentemente i cittadini di San Felice non le hanno dato fiducia e non per poco… ma per 112 voti; cosa che avrebbe dovuto farla riflettere e cercare di raccogliere i cocci… invece di continuare a fare polemiche inutili e soprattutto sterili”. ” Sarà per il fatto che è stata tanti anni lontana dalla comunità di San Felice e dall’Italia, – continua il Sindaco – che mi sembra che tante volte non abbia il senso della realtà delle cose e delle situazioni in cui viviamo. Forse non si rende conto che il Sindaco non è un superuomo dotato della bacchetta magica per risolvere non i problemi che affliggono San Felice… ma l’intera Italia o l’intera Comunità Internazionale”. Alla accuse sulla questione lavoro e del turismo Zara afferma: “Per la questione spinosa del lavoro, vorrei ricordarle che il Comune non è un’azienda che offre posti di lavoro, ma in periodi di crisi, come quello che stiamo vivendo può andare incontro, nel breve termine sia chiaro, alla carenza di lavoro che viene a crearsi; ed ecco le borse lavoro, i lavoratori LSU che questa Amministrazione ha istituito, come tra l’altro avevamo previsto nel nostro programma elettorale e continueremo ad attuare nonostante le limitazioni che ultimamente la legge ci impone. Per quanto riguarda lo sviluppo turistico del nostro comune noi riteniamo, che per questa zona sia uno dei volani dell’economia del futuro, per questo ci stiamo impegnando per cercare di creare le condizioni per uno sviluppo turistico del nostro comune, in collaborazione con vari enti ed associazioni, ricordo che il protocollo d’intesa firmato con l’Università degli studi del Molise, va proprio in questa direzione.
Sulla questione dei giovani, certamente un ragazzo che va fuori a studiare è difficile che rientri a San Felice, ma come in qualsiasi altro paesino, perché a molti giovani il paese sta stretto e non riesce a soddisfare le proprie aspirazioni, su questo un’Amministrazione ha poteri molto limitati, ma certamente su chi decide di rimanere rimboccandosi le maniche insieme a noi, che siamo giovani ed anche amministratori per creare qualche cosa per il nostro paese c’è stato e ci sarà sempre tutto il nostro appoggio“.
Un problema che stanno riscontrando molti comuni è quello del ridotto numero di bambini, per cui le scuole sono a rischio chiusura: “Riguardo alle scuole, la consigliera Radatta dopo la gaffe di essere uscita sui giornali dicendo che a San Felice la scuola era chiusa, ancora insiste… e persevera nel non rendersi conto che purtroppo non ci sono più i numeri, per mantenere una scuola degna di questo nome con solo nove alunni, soprattutto per le scuola secondaria di primo grado, dove l’organizzazione è diversa dalla primaria ed è molto difficile insegnare in una sola pluriclasse.
Quest’anno la scuola è aperta con nove alunni alla primaria e nove alla secondaria di primo grado, altri hanno fatto una scelta diversa, ed io personalmente non mi sento di condannarli, a causa dell’esiguo numero di alunni alcuni genitori preferiscono le classi normali alle pluriclassi ed è una loro facoltà andare altrove, ed io penso che anche in questo caso compito dell’Amministrazione sia cercare per quanto possibile di aiutarli, per questo abbiamo permesso che il pulmino di Montefalcone venga a prendere questi ragazzi; anche perché il pulmino di Montefalcone già si era messo a disposizione per i bambini dell’asilo, dove quest’anno, non c’erano più le condizioni per fare la ludoteca comunale, come tra l’altro fatto negli anni scorsi, ed ora frequentano quello delle Suore Francescane di Montefalcone.
Per il futuro della scuola di San Felice, la situazione non è molto rosea, ma ribadisco per una questione di numeri, la legge prevede che il minimo sindacale per tenere aperta una sezione sia dieci, noi quest’anno ne abbiamo nove e siamo stati fortunati che sia ancora aperta; l’anno prossimo è tutto da vedere, c’è la questione della Casa Famiglia che speriamo a breve aprirà nel nostro Comune e porterà altri bambini nella nostra Comunità ed aumenti anche la popolazione scolastica.
Riguardo all’associazionismo delle scuole con altri comuni noi ci abbiamo provato, prima tentando di convincere il Comune di Mafalda a realizzare la sua “mega” scuola lungo la fondovalle Castellelce o nei pressi del bivio per renderla fruibile a tutti i comuni della Vallata, ma purtroppo non ci siamo riusciti, anche per la mancanza di interesse degli amministratori regionali, che dopo il nostro sollecito hanno fatto orecchie da mercante.
Ci abbiamo provato con i Comuni Croati, di Acquaviva e Montemitro ma le varie divisioni interne hanno reso vani i nostri sforzi, certo l’ideale sarebbe che a San Felice essendo nel centro si concentrino le scuole, anche perché è impensabile che un bambino vada da Montemitro ad Acquaviva e viceversa che sono molto distanti, noi abbiamo la scuola a norma ed antisismica in grado di ospitare la scuola dell’infanzia e la primaria senza problemi, questa è la nostra proposta che è ancora in discussione certo ricompensando in maniera diversa gli altri due comuni, vedremo come andrà a finire.
Ma l’attaccamento della Radatta a mantenere la scuola aperta mi sembra così forte, ed illogico che non voglio pensare sia legato ad altre logiche personali o familiari“.
E riguardo alla tasse comunali il giovane sindaco dice: “ Riguardo alle tasse, non è una facoltà del Sindaco o dell’Amministrazione farle pagare o meno… le tasse servono a garantire i servizi e quindi vanno pagate per contribuire al loro finanziamento; negli ultimi anni stiamo assistendo ad un penoso balzello da parte dei vari governi che si divertono a far diventare dei gabellieri le amministrazioni locali ed in particolare i comuni, ora ci sono amministrazioni con bilanci più solidi oppure che hanno altre forme di entrate che possono mitigare questo intervento, non è il caso nostro, il bilancio del Comune di San Felice non ha altre entrate, l’altra strada è quella di risparmiare sulla spesa cosa che noi stiamo facendo.
Premesso che l’attuale IMU ha sostituito la vecchia ICI, e la TARES ed oggi la TARI ha cambiato nome ma è sempre la vecchia tassa sui rifiuti, cambiano nome e forma ma le tasse sempre quelle sono, per il 2014 siamo riusciti a tagliare sulla tassa rifiuti, rimodulando l’appalto per la raccolta differenziata dove siamo passati dai circa 60.000 euro annui dei tre anni precedenti ai 42.000 euro attuali, oltre chiaramente l’Iva e le spese di smaltimento dei rifiuti, e siamo scesi e non di poco con le bollette tornando nella maggior parte dei casi ai livelli 2012 ed anche sotto, ma tenendo presente che nella nuova tassazione si guarda anche il numero dei componenti il nucleo familiare, cosa che prima non accadeva, e per il 2015 ci sarà un ulteriore ritocco al ribasso, considerando che l’appalto è partito da maggio.
Altri risparmi ci saranno sulla pubblica Illuminazione, sono partiti i lavori di efficiendamento, per un importo di 125.000 euro, che prevedono la sostituzione delle attuali lampade SAP con lanterne artistiche a led, che dovrebbero portare un ulteriore risparmio stimato del 40 % sui consumi della Pubblica Illuminazione.
Altro risparmio sull’acquedotto comunale, siamo uno dei pochi comuni che hanno istallato il telecontrollo della rete urbana e rurale che ci permette di controllare in tempo reale i consumi dell’acqua e verificare se ci sono perdite per ridurre lo spreco il meno possibile; inoltre grazie al contributo ottenuto tramite il Programma di sviluppo rurale, misura 125, sono partiti in contrada Montagna e Pagliaia i lavori per il rifacimento del nuovo acquedotto, per un importo di quasi 170.000 euro, dopo oltre 50 anni viene rinnovato un acquedotto che ormai era diventato un colabrodo per la vetustà delle tubature, ed anche li estenderemo il telecontrollo delle reti per avere il telecontrollo quasi totale di tutta le reti idriche sul nostro comune.
Questi ultimi due interventi erano scritti nel programma elettorale e li stiamo portando a compimento.
Riguardo all’avanzo di amministrazione, come già spiegato alla capogruppo in consiglio comunale, in sede di approvazione del bilancio, e come accertato da una dichiarazione congiunta del responsabile del servizio finanziario e del revisore dei conti del comune, agli atti dell’ente, in via prudenziale è opportuno non utilizzare l’avanzo poiché sono a rischio alcuni crediti pregressi che vado ad elencare:
– euro 19.697,72 somme spese nel 2010 per la bonifica della tettoia in amianto della Cooperativa la “Nostra Terra” ad oggi ancora riscosse ma che stiamo cercando di recuperare tant’è vero che proprio nei giorni scorsi la tettoia oggetto della bonifica è stata pignorata da Equitalia ed a breve sarà messa all’asta;
– euro 15.240,00 Voucher anticipati dal Comune, per conto della Regione Molise, nell’anno 2011, ai lavoratori ex SMI ed ad oggi ancora riscossi;
– euro 5.167,00 somme spese nel febbraio 2012 per emergenza neve, messi a disposizione dalla Protezione Civile per l’emergenza ma ancora liquidate;
– euro 3.582,00 fondi regionali per la redazione della variante al Piano di Fabbricazione (anno 2006)
Sommando tutte queste cifre che in caso di non riscossione vanno detratte dall’avanzo è opportuno che per il momento questo non venga toccato in via precauzionale per evitare che il Comune vada in dissesto, spero che questa volta sia chiaro alla Capogruppo perché l’avanzo non viene utilizzato e non dover più ritornare sull’argomento.
Sugli altri punti del programma in fase di realizzazione:
Proprio in questi giorni si sta concludendo la gara per un intervento sui dissesti idrogeologici, per un importo di 250.000 euro, all’interno del centro urbano nella zona di via città di Omis, dove nel mettere in sicurezza l’area abbiamo inserito anche la realizzazione del parcheggio degli autobus di linea, altro punto del nostro programma in sede di realizzazione.
Sta partendo, in collaborazione con gli altri due comuni di minoranza linguistica, un corso di formazione per la gestione associata e la messa in rete dei caffè letterari, e per la politica dell’accoglienza, finanziato dal fondo sociale europeo, per un importo di circa 210.000,00 euro, un altro punto del nostro programma messo in campo.
Sugli scambi con la Croazia il panorama si è di molto allargato, varie sono state le iniziative di scambi tra i giovani con dei progetti europei, abbiamo fatto diversi incontri con imprenditori locali ed esteri con l’Ambasciata Croata in Italia per stimolare anche dei rapporti a livello economico, oltre a mantenere i contatti con Omis comune con il quale siamo gemellati.
Sulla zona del Castello abbiamo approvato il regolamento di utilizzo dell’area pic-nic come previsto nel programma.
Abbiamo attivato qust’anno, nel periodo estivo un servizio aggiuntivo per la disinfestazione e la derattizzazione periodica delle contrade e del paese.
Abbiamo istituito durante il periodo estivo il servizio navetta per il mare.
Sono in via di completamento i lavori per la banda larga, fortemente sollecitati da qust’Amministrazione non appena ci siamo insediati.
Abbiamo presentato dei progetti con il Servizio Civile Nazionale e siamo in attesa dell’approvazione.
Abbiamo ripristinato e stiamo mantenendo, nonostante i costi, il servizio di assistenza domiciliare agli anziani.
Questi sono alcuni dei punti del programma che abbiamo realizzato e stiamo realizzando, siamo a metà strada, nonostante i continui tagli da parte del governo centrale andiamo avanti e lavoriamo con serenità ed impegno, invito la Radatta a smetterla con queste sue “uscite senza senso” ed invece a fare proposte concrete e fattibili per fare progredire e migliorare la comunità di San Felice.
Questi che ho elencato sono fatti, sostanziati da atti ufficiali, e le opere sono sotto gli occhi di tutti, non sono chiacchiere e – conclude Corrado Zara- Noi siamo l’Amministrazione dei fatti concreti, le chiacchiere le lasciamo a chi forse non ha di meglio da fare.”