La salvia, appartenente alla famiglia delle Labiatae, si presenta come un arbusto sempre verde. La pianta è conosciuta fin dall’antichità per le sue proprietà salutari, ciò che spiega il suo nome, proveniente da “salvus” che significa appunto “sano”.
La salvia è una pianta aromatica e il suo principio attivo si ricava dalle foglie, le quali vengono raccolte nei mesi primaverili ed estivi, visto che questa pianta predilige i climi caldi, mentre si lascia riposare in inverno. Le infiorescenze vengono messe ad essiccare in luoghi ombrosi e conservate in sacchetti di tela o carta. Per conservare bene le foglie fresche, bisogna invece riporle in piccoli vasi di vetro al riparo della luce.
I componenti della salvia
La salvia contiene olio essenziale, ricco di alfa e beta thujone, alfa e beta pinene, acetato di linalile, cineolo, borneolo, acetato di bornile, canfora, acido ursolico, acido oleanolico, saponosidi, acido fumarico, acido clorogenico, caffeico, rosmarinico, glicerico, salvina, enzimi, perossidasi, ossidoreduttasi, vitamina B1 e C, resine e sostanze estrogene. Anche i flavonoidi sono presenti nella pianta così come i glucosidi del luteolo e dell’apigenolo. L’olio essenziale di salvia possiede un’alta percentuale di tujoni e chetoni ad azione neurotossica e va usato per via interna solo su prescrizione del medico.
La salvia è un’erba medicinale utilizzata in fitoterapia per il prezioso estratto che se ne ricava ma è molto utilizzata anche nella cucina italiana e diventa spesso protagonista di piatti della tradizione. Il suo sapore acceso e marcato ma non coprente, la rende un’ottima compagna da abbinare a molti ingredienti.
Sia la pianta fresca che la tintura madre può essere utilizzata per:
-regolare il ciclo mestruale: aiuta in caso di flusso scarso, amenorrea e dolori correlati al ciclo, in caso di menopausa per alleviare il fastidioso effetto delle caldane
-cicatrizzare le ferite: è antisettica e cicatrizzante ed è consigliata in caso di ferite o piaghe da decubito
-favorire il sonno e donare sollievo mentale, grazie all’estratto oleoso della pianta
-eliminare funghi o batteri: la sua forza antisettica è efficace in caso di virus, batteri, funghi grazie alla presenza dell’olio essenziale e degli acidi fenolici come la salvina
-limitare le manifestazioni di sudore: per chi soffre di sudorazione eccessiva in mani e piedi e in generale su tutto il corpo, la salvia è un potente regolatore di sudore e agisce molto bene anche per le sudorazioni notturne
-depurare il fegato e contribuire all’eliminazione di tossine in eccesso all’interno dell’organismo
Come usare la salvia
In cucina le foglie di salvia donano un sapore intenso e speziato alle nostre pietanze e possono essere utilizzate fresche oppure essiccate, con le quali si possono preparare anche infusi dal potere sgonfiante. È un’erba aromatica molto versatile tra i modi per utilizzarla in cucina possiamo friggere le foglie fresche passandole prima in pastella per avere uno snack a base di salvia fritta. Può essere usata per condire e aromatizzare piatti di carne, formaggi, uova, e, le foglie essiccate possono essere utilizzate anche per condire i sughi sia bianchi. È bene aggiungerla in piccole dosi perché il suo aroma tende a sovrastare quello delle pietanze, inoltre è preferibile non cuocerla a lungo per evitare che diventi amara. Le sue foglie possono essere utilizzate anche per aromatizzare olio, aceto e burro. Ottima anche per condire i legumi, sempre in piccole dosi.
Controindicazioni
L’ erba aromatica è controindicata per chi soffre di malattie a carico dell’apparato nervoso e deve essere utilizzata con cautela dalle donne in allattamento perché potrebbe bloccare la fuoriuscita di latte. È sconsigliata in caso di insufficienza renale e, l’olio essenziale, se si usa in modo eccessivo o per un periodo troppo lungo, potrebbe provocare manifestazioni neurotossiche che potrebbero causare anche episodi di epilessia.